Caro piccolo Baby, una mamma racconta
Cristina ci fa dono di qualcosa che non può essere raccontato semplicemente con le parole visto che si tratta di uno dei sentimenti più belli e preziosi che possa esistere: l’amore di una mamma per suo figlio.
Riportare in un libro il diario dei suoi primi giorni di vita è stata un’idea davvero splendida per suo figlio che potrà leggere quando vorrà i primi momenti della sua esistenza, per la mamma che potrà ripercorrere alcuni ricordi più belli della sua vita, ma soprattutto per tutte le mamme del mondo che potranno identificarsi con Cristina e confrontarsi con le loro personali esperienze, condividendole con l’autrice del libro.
Una traccia indelebile scolpita nel tempo che fotografa le prime difficoltà di un’italiana in un Paese straniero e le differenze tra le due culture vissute in prima persona da Cristina. Un libro che potrà persino essere un esempio di vita per i posteri, quando forse cambieranno i valori, i principi e gli aspetti sociali di una famiglia in generale e in particolare di una italo-olandese.
Ma vi lascio a quello che Cristina riferisce del suo stesso libro:
Caro piccolo baby (qui potete leggere una descrizione più dettagliata) è un libro che è stato pubblicato dall’editore Rusconi tantissimi anni fa, nel marzo 1986.
E’ la storia di una mamma italiana che per amore va a vivere in Olanda, dove dà alla luce il suo primo figlio, Christiaan.
A lui scrive delle lettere per raccontargli i primi momenti della sua vita; infatti il libro inizia proprio con il parto. Perchè vuole che un giorno, quando sarà adulto e magari sarà triste, deluso dalla vita, rileggendole, sentirà ancora il conforto della presenza dell’unica persona al mondo che l’ha sempre amato, incondizionatamente; sin dal momento in cui è stato concepito e poi è venuto al mondo. Una riserva d’amore per i momenti peggiori.
Nelle lettere sua madre, che è giornalista (….) gli racconta anche la sua vita, dei suoi amori, delle sue delusioni, convinta che dopo potrebbe essere troppo tardi perchè si instaura un certo senso di pudore fra mamma e figlio: e ci si confida sempre meno.
Nel libro si parla spesso della differenza delle due culture, italiana ed olandese, in pagine a volte umoristiche, a volte più serie.
Quando è stato pubblicato ne hanno parlato molti giornali in Italia, è stato esposto a lungo nelle vetrine delle librerie e Cristina è stata invitata al programma “TG l’ UNA” di RAI UNO, che allora andava in onda dopo il telegiornale delle ore 13.00, alla domenica.
Nella foto pubbicata sul retro della copertina potete vedere la mamma (ossia Cristina) con suo figlio Christiaan in braccio, il babytje che ora ha …26 anni ed è alto 1 metro e 80!
Ecco le pagine 8, 9, 13 e 14 in cui Cristina parla del parto in Olanda. Poi le pagine 79, 80, e 81 in cui scrive dell’assistenza sanitaria. A pagina 150 e 151 della difficoltà di imparare la lingua olandese ( da ridere! )
Cristina ha scelto per noi le pagine più significative e per i temi trattati dal Blogolanda.it sino a questo momento.
La Casa Editrice Rusconi libri non esiste più ( ora è passata sotto il controllo di Haschette) ma il libro si trova nelle maggiori OPAC (“on line public access catalogue“) come l’ Internetculturale, quelle di Livorno, Firenze, e sulle librerie online come Libreriauniversitaria.it, Bookcrossing.com, Goodreads.com e persino sulla prestigiosa e storica libreria del web Amazon .
Grazie infinite Cristina !
UPDATE: Hans ci ha fatto un bel regalo fornendoci in formato pdf e word le pagine del libro che sotto sono state scansionate. Ecco il link da cui scaricarle
Tag: bambini, famiglia, italiani, maria cristina giongo, olandesi
20 Novembre 2008 alle 08:42
Vi prego di leggerlo! E’ bellissimo e struggente; un vero insegnamento per tutti.
20 Novembre 2008 alle 10:05
MI piacerebbe leggerlo …un cristina appena mamma !
Tanto di cappello per una scrittrice / mamma cosi brava!
…Non vedo l’ora di leggere la storia del signor cacciavillani…nell altro libro..!!
20 Novembre 2008 alle 10:34
Grazie Cristina per questo graditissimo omaggio!
Lo leggo dopo con calma e sono sicura che il libro non è da meno.
Bi
20 Novembre 2008 alle 10:53
Il libro completo intendo.
21 Novembre 2008 alle 11:47
Cara Cristina, grazie per questo omaggio, non solo dimostri la tua sensibilità e umanità (come quando vuoi mettere al riparo il nascituro dallo spettacolo dell’indifferenza umana) ma anche per avere fotografato una pagina dell’Olanda che non esiste più.
Ciao!
21 Novembre 2008 alle 12:10
Sì, ma quando ho scritto questo libro, ben 26 anni fa, esisteva ancora questa Olanda. Era già un fatto di cronaca il furto di una bicicletta, si andava via di casa lasciando le porte e le finestre aperte.
Adesso anche da noi, ad Eindhoven ed immagino anche da te ad Amsterdam ci rubano la bici anche da sotto il naso. D’altra parte ho visto un servizio sulle discoteche a Milano e sul degrado giovanile; forse qui non siamo ancora a questi livelli. Ad Eindhoven le discoteche e i caffè, compresi i koffieschop sono tutti concentrati in una lunghissima strada dove non abita nessuno. Per cui già ci sono meno disagi per i cittadini.
Anche le prostitute sono state messe tutte in camper parcheggiati in una strada chiusa, senza case intorno. Se fa freddo passano pure a dare loro del caffè caldo.
Ciao, Bianca
21 Novembre 2008 alle 12:57
Infatti Cristina: per coincidenza ho appena raccontato ad una cara amica la storia della bicicletta che nessuno ti rubava e delle finestre aperte.
Indicatori piccoli, ma non così piccoli di come funziona una società: adesso c’è paura a tutti i livelli.
Basta dare un’occhiata alla homepage del “Telegraaf”: licenziamenti in massa e inizio di una recessione che sarà ancora più dura di quella iniziata nel 2001.
Ciao a te e buon lavoro!
21 Novembre 2008 alle 14:08
sarà un piacere leggere questo libro, sopratturtto conoscendo come scrive bene Cristina, mai banale
ciao
Alessandro
21 Novembre 2008 alle 18:24
Ciao ragazzi.. come da update Hans ci ha fatto un bel regalo fornendoci in formato pdf e word le pagine del libro che sotto sono state scansionate. Ecco il link da cui scaricarle http://www.divshare.com/download/launch/5883496-edb
Nel frattempo volevo avvisarvi che tra i link consigliati sotto nella barra di destra c’è anche lo splendido http://www.mammamsterdam.blogspot.com/
21 Novembre 2008 alle 21:36
Grazie Hans! Comincio a pensare che anche tu sei un genio del computer, come Francy.
Ci avete fatto un bel regalo. grazie con il cuore.
Baci baci ba….
21 Novembre 2008 alle 22:36
Grazie per avermi segnalata, Francesco, in effetti il mio blog era iniziato come quello di una mamma italiana ad Amsterdam, ma adesso L’italiana e l’Amsterdam fanno a volte concorrenza alla mamma.
E comunque è bello incontrarsi, anche virtualmente, tra gli italofili d’Olanda e i batavofili d’italia.
21 Novembre 2008 alle 23:20
Grazie a te per averci fatto visita.. assieme ad altri italiani che vivono in Olanda qui ti sentirai sempre a casa tua 🙂
E’ vero Mammamsterdam .. pensa che ho persino conosciuto via facebook una olandese che vive in Italia.. sta promuovendo il blog per portare altri olandesi-italiani qui sul Blog.. immaginate che bello far confrontare le esperienze intrecciate di persone che hanno in comune sia l’Italia che l’Olanda ? .. davvero bello 🙂
22 Novembre 2008 alle 12:43
Mammasterdam, che bello il tuo blog! Veramente carino! Splendida la foto con il bimbo nel pentolone! E il tailleur di velluto color prugna! Trend!
O, come dicono gli olandesi….”gaaf” ( traduzione: perfetto, forte, fichissimo)!
Vai anche tu alla festa del 30 novembre organizzata da radio onda italiana, ad Amsterdam? Se ci sei fatti viva! La mia foto, per il riconoscimento, la puoi vedere sul mio website. Bianca, ci vediamo là?
http://www.mariacristinagiongo.nl o su facebook.
22 Novembre 2008 alle 13:26
Cri.. Mammasterdam dovrebbe essere una degli organizzatori della festa… spero che tu e Bianca possiate conoscerla.. mi sembra di capire che sia una persona straordinaria come voi 🙂
22 Novembre 2008 alle 22:18
Ciao Maria Cristina,
certo che ci sarò alla festa, sono dei mesi che lavoro per organizzarla, insieme agli altri, per cui se vieni presto mi troverai alla cassa, se invece arrivi dopo mi troverai a produrre testi etterari su richiesta all’istante.
Il tuo sito e la tua foto le ho già viste, ma ti prego di ricordare che sono la persona meno fisiognomica del mondo e in più fortemente miope, quindi non garantisco. E la cosa si complica perché mi sono tagliata i capelli e non assomiglio più alla foto con il bimbo nel pentolone (il bimbo in nquestione va anche per i 5 anni, devo dire).
ma i volontari si riconoscono dalla maglietta con la scritta “Quelli di Astaroth”, quindi fammiti indicare da chiunque di loro. Capace che mi riconosci dalla parrucca lilla.
Ciao,
Ba
23 Novembre 2008 alle 17:26
eh, eh…non lo sapevo….bè, almeno, anche senza conoscerla, ho pubblicizzato lo stesso la festa, anche fra i miei allievi.
Forte la storia della parrucca lilla! Allora ci si vede alla festa!
Affettuosi saluti
28 Novembre 2008 alle 21:23
Mi era sfuggito! Mannaggia a me che non ho mai tempo per leggere i blog più belli! Ma adesso recupero tutto, eh!
Grazie Cristina! Da quello che ho leggiucchiato finora è davvero un ottimo libro!