Il Museum-molen Schermer. Sotto il livello del mare, all’altezza del mondo
Dopo aver effettuato il ceck-in al Laag Holland Bed and Breakfast di Purmerend, ci siamo recati subito presso il Museummolen di Schermerhorn.
Dei 52 mulini ad acqua di una volta, ne sono rimasti 11. Tre, posti in fila, dello Schermerhorn tra cui quello del museo, funzionante ed ora accessibile al pubblico, per dare un’idea di come per tre secoli si è effettuato il pompaggio a vento.
Qui i visitatori possono osservare esattamente come funziona un mulino, come girano le ruote dentate del meccanismo interno e come viene svolto il lavoro di drenaggio e prosciugamento dei polder. Inoltre, all’interno del mulino è interessante osservare e provare l’esperienza di come si abitava, si lavorava e si viveva all’inizio del XX° secolo. Un filmato, disponibile in più lingue, riassume il tutto e illustra chiaramente tutti gli aspetti relativi alle tecniche di gestione delle risorse idriche e tutte le grandi zone di bonifica del Secolo d’Oro.
Un mugnaio ci ha fornito esaurienti spiegazioni durante quella che si può definire una visita guidata personalizzata e simularne il funzionamento facendo girare le pale manualmente visto che non era una giornata ventilata. E’ stato divertente vedere come viene prosciugata l’acqua azionando, manualmente, in acqua, una grossa vite senza fine.
Il prosciugamento delle centinaia di polder e l’allontanamento dell’acqua in eccedenza attraverso un sistema complicato di migliaia di fossi e canali, ognuno con un livello di acqua diverso, presuppone un grande ingegno ed esige una grande collaborazione in quanto l’obiettivo finale della gestione dell’acqua, il cui livello si può rilevare sulla scala controllata del NAP (Nuovo livello di Amsterdam o livello medio del mare) è di garantire a tutti gli abitanti dell’Olanda occidentale una vita sicura. Ad eccezione delle dune, tutta l’Olanda settentrionale si trova tra 1 e 1,45 mt al di sotto del livello del mare. E’ possibile, quindi, immaginare che in un’epoca, in cui l’uomo non disponeva ancora della gigantesca forza delle stazioni di pompaggio, elettriche o a diesel, e nella quale l’acqua poteva venir evacuata unicamente tramite le chiuse, grazie ad un vento favorevole o alla bassa marea, fosse estremamente difficile rimanere con i piedi asciutti.
E’ quindi impressionante che nonostante tutto sia stato possibile nel corso dei secoli conseguire questo obiettivo ma con enormi costi: la costante manutenzione delle dighe, dei moli, dei canali, delle chiuse e delle stazioni di pompaggio che assieme permettono all’Olanda di rimanere asciutta esige annualmente migliaia di euro.
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