28 Giugno Oranje verdeoro: diario dell’estate dei mondiali ad Amsterdam
E arriva sabato! Mentre tutte le strade rigurgitano di visitatori, vado a far visita a una coppia che ormai conosco assai bene, sono due olandesi, un ragazzo e una ragazza, vendono gioielli indiani al mercatino di Waterloo plein, lo scorso anno gli avevo fatto delle foto, le ho stampate e i desidero regalargliele. E’ impressionante come cambino gli olandesi appena li si frequenta con continuità’… Mi hanno coperta di doni e mentre sceglievo una collana il ragazzo mi ha portato il più’ buon caffè’ americano con latte che io abbia mai bevuto. Ho girato molto oggi per le vie del centro…e’ incredibile da quanti paesi di origine siano gli olandesi, ognuno col suo stile, musulmani pachistani e indiani, caraibici, brasiliani, e poi africani, inglesi, e’ davvero impressionante quale sintesi di culture abbia saputo portare il commercio, di cui per secoli gli olandesi furono primi senza competizione rilevante….
Come mai può un Paese come questo, che ultimamente e’ governato dalla destra, avere prodotto un rigurgito importante di xenofobia come quella che e’ risultata dalle ultime elezioni politiche! Forse semplicemente, data l’esiguità’ del territorio, si sentono stretti, e contemporaneamente questo non e’ il risultato di alcun primato commerciale, e questa nuova situazione data dall’esodo biblico dal nord Africa e dai paesi islamici affacciati sul mediterraneo conseguente le guerre,e la crisi spaventosa li’ ancor più terribile, gli olandesi non sanno e non vogliono affrontarlo.
Questo anno conosco Amsterdam in una dinamica di relazioni che mai prima avrei potuto prevedere… A cominciare dalla casa dove alloggio, in una camera affittata per un mese.E’ molto interessante abitare in una casa del centro, una di quelle inserite fra quei palazzi sontuosi del celebre”gomito d’oro”. Questi palazzi sono alti e stretti, con ripide scale a chiocciola in legno, stanze minuscole ricavate da ogni angolo, lucernari, piccole porte che introducono in piccole camere, tutto pensato con lo stesso stile e materiali di una nave del seicento. Perché ,vien quasi da pensare, che per gli olandesi che vivono in questa regione, prima e’ nata l’acqua, poi le navi, e solo alla fine le case, che della nave riproducono dalla stiva alla poppa.
Il proprietario, Allan, che gestisce alcune stanze come un ostello, e’ un signore non giovanissimo, attraversa la casa a piedi nudi come un marinaio, ha una panciona tonda, ed e’ un ospite eccezionale… Una mente libera scevra da qualunque pregiudizio, morbidamente gentile senza mai essere invadente, e’ un uomo molto colto, spiega agli ospiti brani di storia delle religioni europee, la diaspora ebraica, le lobby delle guerre nei conflitti arabi attuali, i furti di opere d’ arte risalenti ai tempi della bibbia..e intanto fuma marijuana da un aerosol mentre gli ospiti fumano, mangiano, bevono vino, guardano le partite e chiacchierano fra loro.
Io ascolto tutto, e riesco a capire…certamente Allan, se conoscessi molto bene l’inglese, sarebbe una persona molto interessante con cui trascorrere del tempo.. Se non fosse che e’ fuori che la vita chiama… Tra un acquazzone e una schiarita preferisco prendere la bici e andare a trovare i miei conoscenti curdi che gestiscono un ristorante in centro… Il migliore piatto di shaorma della città.
E poi dopo aver mangiato c’è da fare visita al coffeeshop gestito da un afrikander che ormai conosco ed è una gioia andare a salutare lui, il socio del Suriname che somiglia all’attore Freeman e una cameriera brasiliana sempre allegra e affettuosa….e anche qui mi offrono tè e mi chiedono un po’ di tutto…
Finché non sono riuscita a spiegarglielo, non avevano capito che l’Italia è fuori dai mondiali, ma mi han subito dato una spiegazione: i club italiani sono zeppi di giocatori stranieri fuoriclasse che però ai mondiali tornano alle loro nazioni, e ce li avete tutti contro mentre poi in Italia non si coltivano abbastanza pulcini…vi mancano le riserve…!!” (“vi”? …. ma io tifo Oramje da quando ho memoria!!!). Questo a giudizio di molti conoscenti e anche di quelli con cui si chiacchiera mentre si guarda la partita!…e’ il problema delle gestioni delle società’ calcistiche che peraltro spendono tantissimo per questi vecchi fuoriclasse, per questo ultimamente l’Italia non vince! …. ma eliminati agli ottavi non ci avevano nemmeno pensato, forse perché avrebbero voluto avere l’ onore di affrontare gli Azzurri…..e invece, per come si stanno mettendo le eliminatorie, potrebbero avere l’onore di affrontare i Veredoro, il Brasile, che allo scorso mondiale avevano già battuto, ma ora desiderano la bella..a dimostrare che non è solo un caso.. e adesso ci credono che possa accadere.
E siccome gli avevo portato delle foto fatte l’anno precedente, e anche questo anno ne ho fatte di nuovo, e’ come una promessa che ritorno.. Dicono che gli anglosassoni siano un popolo freddo..la mia sensazione è contraria a questo, tutt’altro..Mi appaiono invece socievoli, allegri, generosi, con un bel senso dell’ironia.
Date uno sguardo alle foto del 28 Giugno 2014
Tag: Amsterdam, coffeshop, olandesi, Racconti Viaggi, Tolleranza e Repressione
6 Ottobre 2014 alle 15:27
Io non só a questo punto se ha da offrire di piu Amsterdam o Valentina Falcioni !!! Che splendida cronaca giornaliera, che bella narrativa, che ti fa venire voglia di essere lí con lei, seguirne i passi, ridere con lei e meravigliarti dei riferimenti storici o politici, della passione per il calcio che giocano i “suoi” Oranje…. eh sí sono suoi gli eredi dei grandi Van Basten, Gullit, Seedorf…. e tutti gli altri, sono i “pulcini” di Valentina…. come cosí Amsterdam É la sua cittá, anche se ci vive solo una piccola parte dell’ anno, per lei sembra che sia tutta la vita !!!