Quartieri popolari di Amsterdam edificati fra le due guerre
Quartieri popolari edificati fra le due guerre, sublimi monumenti di architettura.. sono piccole città in cui non manca nulla, e intorno acqua luce e vento…
Oggi son stata in giro tutto il giorno a visitare le architetture delle periferie edificate tra il 1910 e il 1930, quando anche in Italia si fece un magnifico piano urbanistico in moltissime citta’, e vennero costruiti quartieri popolari di grande bellezza e raffinate finiture, insomma: in tutta Europa quel ventennio fu aureo per l’architettura, quasi a volersi riorganizzare dopo la prima grande guerra, i quartieri dove si alloggiavano i cittadini: quartieri dalla solidità, funzionalità ed estetica” avvenieristica”; in tutte queste scuole di architettura europee, c’e come fattore comune lo slancio creativo con uno stile che non è quello che assume l’arte quando vuole illudersi che il peggio e’ passato: sono quartieri organizzatissimi con spazi in comune, fattori tipici e caratterizzanti, probabilmente frutto della lezione data dall’esperienza bellica: appena superata la guerra e si e scoperto che la collaborazione ad ogni livello deve essere considerata un valore imprescindibile per la salute di una nazione….
Uno di questi, segnalato anche sulle più prestigiose riviste patinate di architettura, è (così scrive la didascalia)
comunemente detto Het Schip (La Nave).Questo complesso appartiene al momento di massima fioritura del movimento architettonico denominato De Amsterdamse School (La Scuola di Amsterdam) sorto all’inizio del XX secolo. Il Museo Het Schip ha sede nell’antico ufficio postale anch’esso progettato dallo stesso de Klerk. Visitarne gli interni, così accuratamente progettati, è una vera e propria esperienza.
Della nave non vi è solo il carattere formale e stilistico, ma anche funzionale, questo rende questo quartiere di sorprendente bellezza : dal suo interno vi sono questi cortili organizzati come parchi di ricreazione per i bambini con addirittura spazi ‘esperienziali’ , giardini, piscine, scuole, spazi ricreativi, lavanderie, ma il tutto con un gusto preziosissimo, anche nell’ uso dei mattoni e della pietra….i serramenti in legno bianco si alternano a decori a bassorilievo in vetro o ornamenti geometrici, a mosaicoin pietra vetro e smalto; ; il tutto con gusto che non si risparmia, a voler premiare i propri cittadini dello sforzo bellico e della ritrovata calma …..i quartieri popolari di quell’epoca sono stati progettati da una classe di architetti dalle qualita’ eccellenti, dal prestigio riconosciuto, si leggono i loro nomi sui muri di ciascun quartiere….sono monumenti architettonici eccellenti…. segnalati sulle guide turistiche più raffinate…e sui testi di architettura, in effetti, se una città è concepita come una nave…nulla deve esser casuale, fuoriposto…tutto deve avere il suo ordine e la sua armonia estetica e di uso.
E poi c’e tutta la parte dei parchi che sono anch’essi trattati con la tecnica della regione del polder, pompando fuori acqua dagli stagni, piantando canneti e in seguito mettendo animali a vivere perché la terra rimanga fertile…
Amsterdam e’ ricca di parchi recuperati da acquitrini, sono angoli di natura splendida, ci sono all’interno meravigliosi giardini fioriti, tutti negli acquitrini, circondati da canneti e mulini, Nei laghi rimasti ci sono le anatre e i cigni selvatici e le lepri che pascolano insieme ad altra selvaggina, anche nei campi di calcio….e tutto questo è alla periferia di amsterdam, in una città che quando termina, fa trionfare la forza organizzativa della natura.
Fonte: http://www.flickr.com/photos/valewhale/ di Valentina Falcioni
Tag: Amsterdam, immigrati, olandesi, Racconti viaggio, storia
27 Gennaio 2012 alle 15:45
uao, articolo stupendo!!
30 Gennaio 2012 alle 15:31
Brava Vale! Leggo sempre con gioia i tuoi articoli,imparo cose nuove e poi volevo dirti anche che mi piacciono le tue foto,o meglio,mi piace la prospettiva,talvolta diversa dal solito,proprio come se stessi li e stessi guardando in su magari storcendo un po la testa,mi aiutano a immaginare di esserci 🙂
Kiss
31 Gennaio 2012 alle 00:44
Ehh si.. è proprio quello che ho pensato io da subito quando ho scoperto questo suo grande talendo..
1 Febbraio 2012 alle 00:29
è davvero piacevole leggere i commenti di consenso, e magggiormente piacevole per il modo in cui viene motivato il consenso…
l’aver compreso -come leggo- lo sguardo mio di osservatrice, che è un mescolarsi di emozioni e ricostruzioni logiche razionali, di informazioni che trovano riscontro in quento osservo “così”…con un angolazione che è sintesi di questo….
mentre sono sola e faccio le foto mi sento trasportata dal movimento, dalla luce e da qualcos’altro ancora…. questa miscela di ragionamenti razionali ed emozionali..poi le foto trovano quella inquadratura e le parole prendono il senso,,,,e quando riguardo le foto mi accorgo che nulla di quanto è stato chiuso nel riquadro è per caso, come quando si pensa…come quando talvolta si pensa..e le frasi non sono casuali a rileggerle..hanno il potere dui prendere un senso.
e questo è bellissimo,
e leggere che viene con diviso questo: è bellissimo anche questo…
1 Febbraio 2012 alle 12:11
Allora direi che è una sintonia perfetta 🙂
Tu continua a scrivere e fare foto e noi continueremo a goderne e condividerne le sensazioni!
Buona giornata cara omonima!
8 Febbraio 2012 alle 01:03
Conosco benissimo il museo “Het Schip” (La Nave) che si trova vicino al mio locale. La direttrice del museo viene a mangiare spesso da noi.
Inizialmente quando lei mi parlava di questa architettura della “De Amsterdamse School” (La Scuola di Amsterdam) io non capivo l’importanza fino a quando non ho fatto delle ricerche su internet..
Cmq qui vi segnalo due link per chi fosse interessato per approfondire di più l’argomento:
http://www.iamsterdam.com/it/visiting/inprimopiano/amsterdamschool
http://www.hetschip.nl/nl/it-topmenu-43 (questo è il museo)
8 Febbraio 2012 alle 01:21
Grazie Danilo.
Ho scritto un articolo 2 mesi fa quando l’ho visitata .. a completamento delle tue informazioni ecco qui:
http://www.blogolanda.it/2011/12/28/amsterdam-scheepvaartmuseum-scopri-500-anni-di-storia-marittima-olandese/
10 Febbraio 2012 alle 17:08
a completamento delle informazione:
het ship non è un museo navale, è il nome di un quartiere edificato negli anni fra le due guerre e che ha la caratteristica forma di nave
a completamentpo delle informazioni di questo splendido quartiere autentico esempio della scuola degli archietti di Amsterdam del periodo art decò, sotto un link del museo( la parte del quartiere visitabile con maggiori informazioni) e un altro dove ci sono le immagini e anche un “alzato che mostra la forma che gli ha dato il nome.
http://www.hetschip.nl/
http://www.google.it/search?q=het+schip+amsterdam&hl=it&qscrl=1&nord=1&rlz=1T4ACPW_it___IT391&site=webhp&prmd=imvns&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=tDE1T5fiA6TN4QTiqYjsAQ&sqi=2&ved=0CG0QsAQ&biw=1280&bih=844