Olanda, le nuove forme di energia ecosostenibili
Ecco come gli olandesi si ingegnano per trovare nuove forme di energia ecosostenibili e il loro amore per l’ambiente:
– Una nuova forma di energia: la cacca delle mucche
Mentre in Sri Lanka, sfruttano le proprietà della fibra vegetale degli escrementi di elefante per portare il raccolto in cartiera, dove, con l’aggiunta di solo il 20% di carta (riciclata) il tutto viene lavorato per produrre nuova carta, in Olanda, dove le mucche al pascolo sono una delle caratteristiche del paesaggio e la ricerca sulle energie alternative sta progredendo a gran velocità, c’è chi sta progettando enormi silos dove far fermentare gli escrementi delle vacche (stiamo parlando di produzioni industriali di cacca) allo scopo di produrre metano, detto anche biogas.
Fantastico, non bastavano i mulini a vento per sfruttare l’energia eolica, adesso si fanno avanti nuove idee per utilizzare qualsiasi materia a disposizione e dico proprio tutta… ben venga se riusciamo a disfarci una volta per tutte del Petrolio !
– Ge Oil & Gas, la nuova turbina eco-sostenibile in Olanda
Yara Sluiskil, un’industria olandese del settore petrolchimico, installerà Ge Oil & Gas, la prima turbina eco-sostenibile in un impianto per la produzione di fertilizzanti.
La turbina di nuova generazione, costruita e testata negli stabilimenti della General Electric di Firenze, è in grado di ridurre le emissioni in atmosfera per circa 20.000 tonnellate di anidride carbonica annue.
Un’azione che equivale alla capacità di assorbimento di 20 chilometri quadrati di foresta, qundi un grandissimo apporto alla tutela dell’ambiente.
Grande merito all’Olanda che riconoscendo subito i preziosi effetti, ha voluto subito impiegarla in una delle sue industrie, ma si prevede successivamente un utilizzo negli impianti di trasformazione e trasporto del gas metano e del petrolio.
– La Prima Discoteca Eco-sostenibile in Olanda
Affacciata sulle vie centrali di Rotterdam, si chiama Off Corso: il primo Dance-Club che si autoricarica con il movimento delle persone che saltano e ballano in pista, grazie a un tecno-pavimento in grado di trasformare l’energia cinetica in energia elettrica. In tempi in cui non si sa come incanalare le energie dei giovani europei, l’eco-discoteca potrebbe diventare, chissà, un valido modo per metterle a frutto, almeno in parte. Tra i promotori, l’associazione Enviu, che si occupa di tematiche ambientali, e lo studio di architettura Döll-Atelier voor Bouwkunst che ha sviluppato la tecnologia. Si tratta di un dancefloor sospeso su particolari cristalli in grado di produrre energia detta «piezoelettrica» se compressi e fatti vibrare. Gli impulsi vengono poi incanalati verso un unico generatore, che copre il fabbisogno energetico di tutto il locale. Il quale propone tra l’altro, diversi altri elementi «d’avanguardia» e un po’ new age, come pareti che mutano colore in base alla temperatura, ed un giardino pensile realizzato sul tetto.
ESPERIMENTI – Sono diversi i progetti europei finalizzati a trasformare il movimento delle persone in energia elettrica. Come quello dell’inglese Clair Price del gruppo Facility Architect, che in collaborazione con l’università di Hull sta cercando di realizzare una scala capace di raccogliere le vibrazioni del passaggio umano. L’obbiettivo, secondo l’architetto, è «convertire almeno il 50% dei 6/8 watt. generati da ogni persona sulle scale».
– Amsterdam, un tram sostituirà i camion in città
Percorrerà le strade di Amsterdam un tram molto speciale, speciale perchè non trasporterà persone ma merci.
Il ‘City Cargo‘, questo è il suo nome, dovrebbe sostituire camion e autocarri che normalmente percorrono i vicoli della città per effettuare le loro consegne. In questo modo potranno contribuire sensibilmente alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Programmato per soli due mesi, al momento si tratta solo di un esperimento, ma se il progetto riuscirà, almeno 40-50 tram sostituiranno i ben 2.500 camion che ogni giorno entrano in città per consegnare la loro merce. Davvero splendida questa trovata, gli olandesi sono un popolo molto sensibile alle politiche ambientali e non potevano non escogitare questa soluzione..
Chissà se in un futuro potrebbe essere auspicabile anche in Italia.. magari in questo modo si risolverebbero anche i tanti problemi di traffico che coinvolgono i poveri automobisti costretti ad aspettare i camion che in strade strettissime si fermano ad ogni supermercato o magazzino per consegnare alimentari o beni di consumo.
– Un rally con veicoli ad energia solare di 29 ore e 11 minuti per 3000 km nel deserto
La ventesima edizione della gara “World Solar Challenge” tra vetture a energia solare che si è tenuta in Australia, è stata vinta per la quarta volta dal “Nuon Solar Team”. Hanno partecipato a questa edizione del rally, il piu’ duro banco di prova dell energia solare applicata ai veicoli, si tratta di ben 3000 km nel deserto, 37 futuristiche auto solari e in categorie separate 19 altri eco-veicoli di 20 nazioni. La distanza è da coprire in 33 ore e 17 minuti, ad una velocita’ media di 92,07 km/ora. La squadra Nuon detiene il record della corsa, con 29 ore e 11 minuti.
Via Ecoblog e Intoscana.it e Repubblica
Tag: ambiente, animali, Curiosità, energia, locali, Olanda, olandesi, Trasporti
19 Gennaio 2009 alle 22:14
Francy, purtroppo non ti posso aiutare perché non capisco una mazza di questi argomenti.
Piuttosto: mercoledì sera arriva ad Amsterdam il giovane caso letterario del 2008, ovvero Paolo Giordano che presenta “La solitudine dei numeri primi”, wow, poi vi racconto!
Cristina e Annarita, verrete? È alle 20.00 di mercoledì sera all’Istituto Italiano di Cultura, Keizersgracht 564 Amsterdam, ingresso gratuito ma consigliabile prenotazione.
… E lo stesso giorno io ritiro la chiave della mia nuova casaaaaaa.
Ciao!
19 Gennaio 2009 alle 22:33
Ma certo Bianca.. una bella serata culturale e gratuita.. spero possa essere u bell’incontro tra le donne di BlogOlanda .. posso chiamarvi così ‘ 🙂
19 Gennaio 2009 alle 23:39
Bianca, auguri per la casa nuova!
Grazie per averci fatto sapere della serata letteraria… Purtroppo non potrò esserci: pensa che ho preso impegno per vedermi con un’amica francese e forse sarò pure costretta a rimandare perchè ultimamente certi nederlandesi mi stanno davvero incasinando la vita e in questi giorni devo vedere di porre rimedio ai loro danni… Li detestooooooo!!
19 Gennaio 2009 alle 23:40
La cacca delle mucche? Ma che schifo!
Però in fondo cosa ci si può apsettare da chi è così abituato alla sporcizia da non saper neppure lontanamente cosa vuol dire lavare i piatti (figuriamoci il resto)????
Bleah!
20 Gennaio 2009 alle 00:15
Annarita, che ti combinarono gli olandesi che sei moooltooo inferocita?
Grazie per gli auguri, io e pupo siamo contenti assai per la casa!
Peccato non vederci noi due donne del blog, sarà per una prossima volta.
Buonanotte,
Bì
22 Gennaio 2009 alle 18:40
Bianca, giusto per dirtene una che non ha bisogno di lunghe spiegazioni: METTONO LE MANI ADDOSSO (E ALLE RAGAZZE E AI BAMBINI, IL CHE E’ PEGGIO!).
Ti basta?
Poi il fatto che siano sporchi mica lo dico per quello… E’ vero!
Infatti credo che se mai dovessi cambiare casa restando in questo Paese, farò attenzione a non avere coinquilini nederlandesi. Scusate, ma topi in giro non ne voglio (ma forse sarebbe troppo sporco pure per i topi)!
Bianca, ma la nuova casa è sempre ad Amsterdam? Se sì, non sarà difficile beccarsi prima o poi, dai…
😉
22 Gennaio 2009 alle 19:19
“Bianca, ma la nuova casa è sempre ad Amsterdam? Se sì, non sarà difficile beccarsi prima o poi, dai…”
A sentire queste parole mi commuovo…soprattutto il finale della frase..ahahahahaaa
Gli olandesi visti dagl’occhi di un turista come me,mi hanno dato quest’impressione…ma tutto mondo è paese…topi compresi.
22 Gennaio 2009 alle 23:41
Piero, a parte che non vedo proprio cosa ci sia da ironizzare (io ero seria e Bianca lo sa), non sono nederlandese. Grazie!
22 Gennaio 2009 alle 23:43
Ciao Annarita, è solo 20 minuti di bus dalla stazione centrale di Amsterdam, praticamente cambia ben poco. Prima o poi ci si becca di certo!
L’importante per me è stare in Olanda e, ancora meglio, nella zona di Amsterdam.
Buonanotte!
22 Gennaio 2009 alle 23:44
Ah eccoti, bella! Prima o poi ci si vede anzi mi farebbe piacere conoscerti.
Ciao!
23 Gennaio 2009 alle 14:56
Anche a me, Bianca!
Se vuoi, chiedi a Francesco il mio contatto e-mail, così ci si sente e, quando puoi (io ancora non ho una situazione alvorativa stabile, quindi tu sarai certamente più impegnata di me), ci vediamo.
Oppure hai Facebook? Se sì, mi trovi lì (Annarita Zito).
23 Gennaio 2009 alle 18:47
Annarita…a parte che io ho avallato le tue affermazioni ..in un certo senso (mi riferisco al fatto della sporcizia ecc.) poi ho fanto una semplice battutina,ma come prevedevo l’homour…non è nel DNA di tutti…buono a sapersi…
20 Novembre 2009 alle 20:58
Sto tentando di organizzare una gita scolastica per un 5° Geometri ad Amsterdam, con l’intento di vedere edifici e/o quartieri ecosostenibili in zona.
Qualcuno può aiutarmi?
21 Novembre 2009 alle 07:40
Ehilà…a quanto pare c’è un’altro Piero…comunque x la cronaca io sono il PIERO del blog che è appena tornato dal lavoro di notte e finalmente comincia il week, e che è molto preoccupato x la sua amica Gloria…anche se ogni tanto mi scrive qualche email…o chi x lei…spero che si faccia viva al più presto e come ho scritto sul blog della Cri,appena ho delle newa Bianca te lo farò sapere…
Hola vado a nanna
P.s Bianca !! scrivi ancora dalla bibblioteca o ti sei messa internet a casa ?