Ogni volta che vedo un gabbiano rimango sorpresa, certo: non e’ così semplice ricordarmi che questo e’, rimane, comunque un Porto….forse per l’assenza del mare come nella mia fantasia intende esser presente in una città di mare…..
Che Amsterdam sia un porto, lo comprendevo fisicamente, per quel senso dibenessere che offre, quel senso di protezione che si può solo ricordare con l’istinto; perchè già provato e che rimane nella memoria sensuale e ancestrale; perche’ dopo, non esiste quasi più, salvo alcune rare unioni amorose molto speciali, ma “con il riscontro della ragione”, che fosse un porto, ho fatto fatica a comprenderlo.
E ogni gabbiano sembrava quasi un segno un riconoscimento inaspettato, come se solo allora compresi di trovarmi in una città di mare, un porto di mare: e mi trovassi a ragionare come un marinaio, che alla vista di un gabbiano, si sente a casa dopo un periodo di solitudine e distanza dalla terraferma, dove vede solo l’orizzonte uguale in ogni lato; un gabbiano e l’arcobaleno: un segno di biblico significato, ogni volta fino a quando non ne incontro qualcuno alzarsi in volo dai canali, tutto rimane molto ‘teorico’. Leggi il resto di questo articolo »