Da oggi partono una serie di 4 articoli di Valentina Falcioni su Rotterdam. Leggere le sue riflessioni è come ascoltarle nella piena espressione di pensieri e colori. Vi lascio alla prima lettura.
Che gioia risalire sul treno che porta indietro verso casa, verso Amsterdam
Questa mattina, un po per sfidare una delle più insolite giornate di caldo tropicale che si possano vivere qui nelle antiche fiandre, terre di paludi e canneti e venti che soffiano furiosi dal nord , ho deciso di venire di nuovo a Rotterdam.
Era un progetto che accarezzavo da alcuni anni, e continuavo a rinviare, forse che l’ ultima volta che venni era tanto cambiata e che a tutto quel vento e quel silenzio non mi sentivo pronta, e nemmeno mi ci ero ritrovata considerando che vi ero venuta in gita trenta anni prima ancora, e ricordavo vagamente quartieri che non erano più esistenti, antiche case abitate da antichi ristoranti i che servivano birre e aringhe, rifugi un po bui per rifocillarsi dal vento che tirava schiaffi di folate di pioggia fine e fredda..ecco cosa ricordavo: un tempo da lupi di mare in pieno agosto..e in lontananza una città infinita fatta di cantieri navali..
Rotterdam : il secondo porto più grande del mondo nella parte più a nord d’ Europa..