Anne Frank Museum ad Amsterdam
Rimodernato rispetto alla versione che ho visto 15 anni prima il museo offre la vista di alcune sale attigue, dove scoprire altri dettagli della Vita di Anne, prima di addentrarsi, dopo la libreria girevole che nascondeva l’ingresso clandestino, nelle stanze in cui l’adolescente assieme alla famiglia e ad altri è rimasta segregata per mesi.
La deportazione nei campi nazisti ha avuto un solo superstite : il papà che una volta liberato fece pubblicare il famoso diario la ‘stanza nascosta’ titolo che fu attribuito da Anne originariamente. Le audio guide, qui e negli altri musei, diffondono, anche in italiano, tutte le notizie necessarie mano mano che ci si sposta in ciascun ambiente.
L’unico modo di accedere al Museo e’ la prenotazione online che può essere effettuata solo 2 mesi prima sempre che si riesca ad arrivare, via web, prima degli altri decine di utenti tra superamento di coda online, registrazione e pagamento, sempre online. . ma ne vale la pena. Giorno dopo giorno, a partire dalle ore 12 per il Giorno successivo, si consumano, progressivamente, online gli scaglioni di mezz’ora l’una.
Ancora più difficile, perché limitata a pochi, la prenotazione del tour (in gruppo) con preventiva spiegazione (solo in inglese) da parte di un’ adetta che illustra, in mezz’ora di fronte a foto attaccate a muro, le fasi salienti della vita di Anne.
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