Leiden: la città valorosa
Ho letto che la prima volta che una località con il nome di “Leithon” , col nome che da latino divenne “batavo” si trova in una lista dei possessi della chiesa di San Martino di Utrecht, venne nominata in una cronaca nell’860: era lo stesso villaggio costruito in un punto di confluenza dei due rami del fiume Reno. Più tardi il conte d’Olanda in tale sito fondò un castello a difesa della foce del Reno contro i Normanni e in varî documenti del sec. XII si parla del castellanus de Leythen
Ho letto che in quel periodo per la sua ottima posizione vicino al mare ma anche in un punto strategico connessa ai principali fiumi e strade iniziò a crescere la popolazione e quindi la zona edificata.
Fu perciò assediata e presa nel 1420 da Giovanni di Baviera, il quale, la pose sotto il diretto dominio dei conti d’Olanda.
Dal Trecento in poi, Leiden acquistò una grossa importanza come città produttrice di tessuti, che nel secolo successivo fece della città un grande centro industriale, il più popoloso d’Olanda: proprio sul fiume canalizzato, dove si divide in due rami, tra i quali si trova la parte più antica della città, vi è traccia dei due altri circoli concentrici di canali, fiancheggiati da bellissimi alberi, che indicano tutt’oggi l’estensione di Leiden rispettivamente nei secoli XIV e XVII.
Durante la guerra degli 80 anni (1568-1648), Leiden scelse la parte dei ribelli e per questa ragione venne assediata dal generale spagnolo Requesens.
Guglielmo il Taciturno per liberare la città fece aprire le dighe dell’Yssel tra Rotterdam e Gouda (agosto 1574) per inondare tutta la provincia dell’Olanda Meridionale, in modo da potere assalire il campo nemico con la flotta.
Mentre sul principio il vento non era stato favorevole all’inondazione, nel settembre una tempesta del nord-ovest inondò il paese tutto, Guglielmo il Taciturno con la flotta poté sbloccare la città, gli spagnoli se ne andarono e l’assedio, durato parecchi mesi, fu finalmente tolto. Ancora oggi quel giorno (il 3 ottobre) è festa cittadina.
Ancora una volta l’acqua è stata protagonista delgli eventi che han costituito l’ossatura di questa città.. e tutto quello che ne ha seguito….
Dopo l’assedio di Leiden quasi come ricompensa per l’assedio subito (1575), per ringraziare e premiare la popolazione per la loro resistenza agli spagnoli, i principi d’Orange (e leader dell’insurrezione) pensarono di fondare un’università protestante la più antica università olandese che divenne importante centro culturale
Fondata ufficialmente nel 1575, l’Università di Leiden è la più antica dell’Olanda,e ha conosciuto tempi di straordinario splendore.
Vi studiarono numerosi teologi ungheresi e moravi; poi molti Inglesi e Prussiani , la nobiltà russa, polacca, danese, svedese e gran numero di Orientali (Arabi, Persiani, Malesi), e orientalisti. Oltre a giuristi, teologi e botanici.
Durante il Seicento e il Settecento grazie all’industria, l’attrattiva delle attività commerciali e dell’attività universitaria era la città più popolata di Olanda.
La presa contemporanea di Antwerp, rovinando il commercio fiammingo, segna il principio di un nuovo periodo di splendore per Leiden: l’esportazione dei panni, portati dalle navi di Amsterdam un po’ verso tutti i paesi del mondo, fruttò milioni di fiorini all’anno. ma più ancora l’arrivo degli emigrati ugonotti nel 1685 che introdussero il gusto dei panni francesi in Olanda e nella Germania del nord, danneggiando l’industria di Leiden che da allora cominciò di nuovo a decadere.
Con il declino dell’industria dei tessuti (causato dalle manovre protezionistiche della Francia a favore della propria industria), l’economia iniziò a crollare e Leiden si svuotò fino ad arrivare a 27.000 abitanti nell’inizio dell’800.
Nella seconda metà del sec. XIX l’industria tessile riprese e cominciò una nuova fioritura della città che dura tuttora: In questo stesso periodo, ciò nonostante, inizia una piccola ma crescente industria di editoria: a riprova che la cultura non porta mai crisi ma sempre prosperità alcuni degli editori più famosi (gli antenati della casa Elsevier – all’epoca Elzevir da cui il nome di “elzeviro” dei preziosi editoriali sulle terze pagine dei giornali ), proprio in quel periodo vi hanno lavorato e sviluppando nuove tecniche e producendo innumerevoli volumi accademici per l’università.
La biblioteca universitaria è una delle più antiche e delle più ricche d’Olanda (oltre 250.000 voll. e 7000 mss.). Il giardino botanico della fine del 1500 è ricco di piante esotiche, in specie delle Indie. Dipendono dall’università varî istituti scientifici e laboratorî perfetti, un museo archeologico, uno geologico e il notevolissimo museo etnografico con le più ricche collezioni del mondo delle Indie Olandesi, ma pure con magnifiche collezioni dell’India, Siam, Cina e delle Americhe
Ecco l’album fotografico completo