Un giorno ad Amsterdam
Riconosco che in questi quindici giorni, sono riuscita a fare la vita di una emarginata, di una artista, di una studiosa, di una ricca che fa giri per shopping in negozi di lusso e di una che dorme nei prati dei parchi e piscia dietro alle siepi… sono riuscita a scrivere con l’iPad nei Macdonald senza consumare…a fare visita a conoscenti che gestiscono negozi che vendono funghi allucinogeni e poi andare a cena da mussulmani religiosissimi…e sono certa che le attenzioni che ciascuno mi ha dedicato fossero sincere…. tutto senza cambiare i miei abiti.
A essere tutto e il suo contrario nel giro di una sola giornata, e questo ogni giorno, e’ stata davvero una vacanza, e capisco perché talvolta non capissi piu chi fossi, e che mi sentissi sola anche da me stessa. So di aver fatto niente di eroico, ma ci vuole un certo coraggio a dimenticarsi chi si e’ almeno cinque volte al giorno…peraltro sapendo che la salute fisica non va sopravalutata, e’ una compagna di viaggio da tenere sempre sottocontrollo, quindi senza perdere mai una disciplina di fondo…..
Ora sono nella stanza dell’albergo di fianco alle valige, leggendo e scrivendo, prima di incamminarmi verso la stazione per prendere il treno che mi porti all’aeroporto….ascolto mulatu astatque e cerco di non pensare troppo a quanto e’ dietro di me e nemmeno a quanto e’ davanti…..
Ho degli indirizzi mail di conoscenti di Amsterdam, sono entrata nella lista delle loro corrispondenze…
Entrare nella corrispondenza di qualcuno che vive ad Amsterdam e’ quasi un successo di cui sentirsi pregiati…avere amici nelle città e sempre parte di un pedigree di come siamo, del nostro grado di poterci muovere nel mondo…
A parte quelli che attualmente hanno conoscenti nelle città del medio oriente, che ovviamente godono di un successo dato dalla cronaca, (avere un amico di corrispondenza, un amico a Teheran, in questo momento, suscita ammirazione per,intraprendenza, capacita’ ulteriori di essere informati, di opinioni e notizie esclusive, e’ avere un argomento di conversazione immediato, poi ci sono invece le città con un loro prestigio consolidato..) ci sono le città piu classiche che hanno comunque una sottintesa graduatoria:
Roma, Venezia, subito dopo si esce dai confini…..Barcellona, con quella posa un po’ alternativa a tutto , città eccentrica e creativa, mediterranea e indipendente, porto di ideebellissimo, riedificato da una gioventù alternati! va a tutto che ha fatto divenire attraente il suo essere controcorrente nella moda, nel designe, nell’architettura, nel pensiero…..
Subito dopo si sale a nord….Parigi, Londra, new york…..Berlino.
Berlino…con quell’allure ! di ricercatezza difficile da comprendere a un cittadino di un paese mediterraneo, una città che tanto ha determinato nella storia dell’ultimo secolo e che si e’ rinnovata dalle sue ceneri piu volte in pochi decenni….. ..e poi riman! e sempre Amsterdam…di tutte la meta piu raffinata, la città bellissima, alternativa a tutto….fuori dalle metriche; avere amici di
Amsterdam ha un suo sharme tutto particolare…
Ecco: parto con qualche indirizzo mail e sopratutto la frase che dice… qualche volta ci scriviamo…mi sembra di aver avuto ” la promozione”!!!!
Fonte: http://www.flickr.com/photos/valewhale/ di Valentina Falcioni
Tag: Amsterdam, olandesi, Racconti viaggio
29 Febbraio 2012 alle 18:47
Hai ragione Vale..io ho amici ad Amsterdam e Den Haag e pensa,li ho conosciuti on line,leggendo i loro blog,ogni giorno,conoscendoli con l’affetto silenzioso di chi osserva,scrivendo loro ciò che sentivo e aprendo,completamente il mio cuore come sono solita fare,con l’entusiasmo disarmato dei bambini.. Poi sono partita e li ho incontrati davvero,ho preso il tea a casa loro,ho girato nei mercatini,raccontato e ascoltato come se li conoscessi da sempre..come da sempre mi sembra di conoscere A’dam. Invidio le tue esperienze e sono sempre lieta di cibarmene e imparare… Kiss!
29 Febbraio 2012 alle 23:31
E’ proprio vero.. ho avuto la stessa sensazione in occasioni simili..