L’Olanda non è solo Amsterdam. Non perdetevi le incredibili bellezze dei Paesi Bassi
Il parco di Keukenhof e la sfilata dei carri fioriti del Bloemencorso, Alkmaar e il suo Mercato del Formaggio, il mare di Zandvoort e i mulini a vento di Zaanse Schans, Haarlem ed Edam, Volendam ed Beemster, Enkhuizen con lo Zuiderzeemuseum, questi sono gli eventi, le attrazioni e le città interessate dal viaggio stampa che ho avuto il grande piacere e onore di seguire tra il 22 e il 25 Aprile 2010 e di cui trovate i dettagli nell’articolo di Turisti per Caso che ho pubblicato per conto dell’Ente nazionale del turismo olandese in Italia. Queste sono anche le tappe che generalmente vengono offerte nel tour dell’Olanda classica e che è possibile toccare nel periodo migliore dell’anno per visitare i Paesi Bassi, tra l’esplosione di colori dei campi in fiore e giornate di festa nazionale, come il compleanno della Regina e il Giorno della Memoria ai caduti e della Liberazione. Non è a caso che nello stesso periodo, quest’anno, si è anche organizzato il Giro d’Italia. Purtroppo non ho potuto assistere all’ultima parte del viaggio, infatti il rientro con Transavia da Napoli, aeroporto più vicino alla mia città di residenza, prevedeva solo un volo la mattina, ma sono qui pronto a raccontarvi tutto il resto.
Dopo due ore e mezzo ero già all’aeroporto che si trova immediatamente all’uscita dell’autostrada. Avevo già prenotato una settimana prima il parcheggio P1 con la carta prepagata, quello delle lunghe soste. E’ un bel un risparmio rispetto agli altri parcheggi se dovete lasciare l’auto per oltre due giorni. L’accesso all’aerostazione si raggiunge facilmente a piedi. Ho utilizzato Post pay per alzare le sbarre… stessa operazione all’uscita con addebito direttamente in conto.. ottimo servizio per un costo di commissione di appena 1 euro.
Parto da Napoli alle ore 9.40 e arrivo in perfetto orario all’aeroporto di Shiphol per le ore 12.40. Mi è stato sufficiente arrivare al meeting point per incontrarmi con gli altri che erano arrivati proprio in quel momento.. davvero grandioso quando è così tutto efficiente.
Tutto quello che ho visto dopo questa fantastica esperienza mi spinge ancora una volta e sempre di più, a gridare ad alta voce e con tutto l’impegno possibile e immaginabile quanto segue: “VISITATE L’OLANDA“. Possibile che non si conosca la meta turistica più famosa in Olanda ma soprattutto quella più fotografata al mondo ? Questo è quello che sento dire da amici e conoscenti, quando gli parlo del parco di Keukenhof. Dalle statistiche, sembra infatti che la maggior parte dei turisti italiani prediliga mete quali Londra, Parigi, Madrid o Praga o luoghi oltre oceano come gli Stati Uniti d’America, io dico a tutti voi e a pieni polmoni con tutto lo sforzo possibile: ‘non sapete cosa vi perdete‘. Spero davvero con questo articolo di aver stuzzicato almeno un barlume di interesse verso questa magnifica terra. La maggior parte dei viaggiatori pensano di aver visitato l’Olanda solo per aver visto Amsterdam. Ma invece è importantissimo sapere che esistono tantissime cittadine olandesi caratteristiche di cui spesso si ignora l’esistenza che con le loro peculiarità uniche e originali rappresentano gli angoli più pittoreschi dei Paesi Bassi e la vera terra neerlandese.
Sarò stato fortunato, sarà perchè il clima sta cambiando, ma per la seconda volta nel giro di un mese e mezzo e in un periodo che ancora riportava gli strascichi di un freddo inverno che quest’anno aveva raggiunto picchi da record, ho trovato un’Olanda accogliente, calda e soleggiata.. Sono rimasto poi colpito dal fatto che l’inbrunire arrivava solo dopo le 21.00, lasciando a noi l’opportunità di esplorare, ammirare, raccontare e documentare con la complicità di una bella e intensa luce fino a sera.
Senza poi contare la compagnia che questa volta è stata ancora più piacevole per la presenza di alcune giornaliste spagnole (www.focusediciones.com) che sono state convocate per l’occasione da Angeles dell’Ente nazionale del turismo olandese in Spagna. Ha allietato il viaggio anche l’inverosimile simpatia del mitico Graziano di www.mondointasca.org .. con lui passare del tempo è sempre uno spasso. Due le giornaliste italiane che ho avuto il piacere di conoscere: Silvia di www.easyviaggio.com, un portale sul turismo nato in Francia che ha anche una localizzazione in Italia, lei infatti adesso vive a Parigi per lavoro (trovo estremamente interessante che abbia avuto questa possibilità all’estero per trattare tramite il web di turismo e viaggi) e Rosangela di www.luoghidelmondo.info, una freelance che svolge il mestiere di giornalista, da ormai 25 anni, con una diligenza e accuratezza probabilmente non da tutti. Scrive di turismo, anche di turismo del gusto, e ha un debole per la fotografia. Non perdetevi le rubriche che cura come redattrice. Se pensate che scattare oltre 600 foto per 4 giorni sia troppo, non immaginate quello che ha fatto lei. Era costretta a scaricarle sul suo Mac ogni sera per poter avere spazio sufficiente nella sua fotocamera il giorno successivo. Questo tipo di vacanza-lavoro sono davvero gratificanti anche per il confronto e l’arricchimento di nuove informazioni scaturite da esperienze che provengono da professionisti come loro anche se non credo che potrò mai emulare la tecnica di Rosangela nel riprendere i dettagli e i particolari che solo lei riesce a scorgere.
In questo viaggio stampa, nel corso di una delle manifestazioni olandesi più famose al mondo, quella del mercato del formaggio di Alkmaar, ho avuto, in qualità di (pseudo) giornalista, la facoltà e la soddisfazione di trasportare la gloriosa portantina, strumento che tradizionalmente è per legge di uso e competenza dei portatori di formaggio, una delle corporazioni più antiche d’Olanda. Operazione che ho fatto al di là delle transenne che, ogni giorno in questo periodo, trattengono centinaia di turisti curiosi, quelli tra cui mi trovavo io, sette anni prima, senza potermi muovermi di un solo passettino.
Le foto mi sono state gentilmente concesse da Rosangela. Ho visto per la prima volta le stanze in cui i protagonisti di questa divertente manifestazione si raccoglievano nei momenti di relax tra quadri e attrezzi antichissimi. Dall’alto potevo vedere come pesavano il formaggio: non ho perso tempo e ho immortalato tutto con la fotocamera.
Rispetto alla mia prima visita ad Alkmaar, lontano dal caos dei turisti, ho scoperto, delle boutique originali e dei negozietti di design davvero caratteristi in qualche viuzza più nascosta, alcune erano specializzate anche in arredamento. In questa zona ho visitato il Remonstrantse Kerk, una chiesa clandestina. Dall’esterno sembrava un normale portone, poi un corridoio a cielo aperto mi ha portato in questo luogo di culto, la cosa strana è che non aveva pavimento.. e certo all’epoca i pochi cattolici rimasti dovevano adoperarsi molto per nascondere i luoghi in cui andavano a pregare.
Ritornando invece vicino al mercato, dopo aver assistito al movimento di un ponte levatoio che in quel preciso momento alzava il suo asse per consentire il passaggio di alcune imbarcazioni, ho ammirato delle casette che attigue al canale erano praticamente bagnate dall’acqua. Gli ingressi sono disposti a questo livello per agevolare lo scarico delle merci. Sempre pratici e ingegnosi questi olandesi !
Proprio vicino al canale sono rimasto colpito di un motorino italiano della Piaggio e da un Tuk Tuk (www.renestuktukservice.nl), quest’ultimo generalmente si trova a L’Aia.. che ci faceva ad Alkmaar ? Il primo invece era un Quattroruote Express Bar (http://stimpys-espressobar.net/fotos/), una sorta di bar ambulante con tutto quello che serve per preparare al momento un capuccino tutto italiano sempre più gradito ultimamente dal popolo olandese.
Slideshow di Alkmaar, il Mercato del formaggio
Il 24 Aprile, nel giorno più bello di Keukenhof, quello in cui la sfilata dei carri fioriti del Bloemencorso, passa dalla Keukenhof Corso Boulevard, ho avuto, alla presenza degli organizzatori ufficiali dell’evento, della tv russa e cinese, l’onore di seguire dal palco d’onore la processione, mentre 1 milione di olandesi era trattenuta sui lati della strada. Durante la manifestazione i partecipanti sono stati molto educati.. la polizia sembrava non esserci.. certo solo un piccolo momento prima della fine, la folla quasi in trepida vergogna ha rotto le file, sbordando di qui e di la.
Ma eccomi al momento giusto balzare sull’asfalto e fotografare a pochi centimetri di distanza la grande parata in tutta la sua bellezza, tra auto decorate, bande musicali e balli folkloristici che si frapponevano ora tra il carro del giro d’italia e quello successivo, ora tra quello della Spagna e quello dell’inghilterra. Infatti il tema del Bloemencorso 2010 è stato “Viaggio attraverso l’Europa“.
Slideshow del Bloemencorso
Ma i carri fioriti li abbiamo visti il primo giorno della nostra avventura nella fase della preparazione, infatti, ogni anno tre giorni prima del via ufficiale è possibile, pagando pochi euro, assistere, direttamente ai lavori in un capannone dove si riuniscono ben 500 volontari che si danno il cambio, a tutte le ore. Ogni carro è lungo 4-5 metri, costa circa 15.000 euro ed è composto da ben 40 casse di fiori che sono messi a disposizione dai contadini gratuitamente.
Slideshow del Bloemencorso, i Preparativi
E’ stato bello vedere la loro solidarietà e la gioia di stare assieme quando si riunivano in cerchio per tagliare i fiori che infilzeranno poi con delle graffette metalliche nell’involucro esterno di poliuretano. Quello che prenderà man mano forma e colore con l’avanzare della realizzazione. Le scatole di questi supporti fissa fiori sono 2.000, ogni scatola pesa 1 Kg. Il lavoro di progettazione ha origine mesi prima, quando scelti i modelli dagli sponsor che finanziano la manifestazione, gli stessi vengono costruiti sulla base di uno scheletro metallico e parti di cartoncino rigido.
Potete giusto vedere qualche foto ripresa da un giornale locale. Gli schizzi di progetto si riferiscono ai carri che poi hanno partecipato alla sfilata, tra cui i vichinghi, il giro d’italia, il tulipano disteso, delle mucche, il treno russo, i grandi grappoli con una donna, i cavalli marini, le pecore inglesi, il mouline rouge di Parigi.
Slideshow del Bloemencorso, il Progetto
Infatti proprio quel giorno Keukenhof ha raggiunto ben 50.000 visitatori, quando di solito giornalmente le presenze si aggirano attorno alle 3.000/5.000 unità, tanto che era quasi impossibile non scontrarsi con altri visitatori.. ma mentre gli altri indaffarati cercavano un posto per sedersi, noi ‘giornalisti’ all’interno degli uffici direzionali del parco serviti e riveriti li guardavamo comodi e tranquilli dalle vetrate..
Ecco quello che riferisco del magnifico parco quando scrivendo l’articolo in versione integrale cerco di descrivere quell’entusiasmo e quelle sensazioni che ho provato nel visitare la meta turistica più famosa in Olanda ma soprattutto quella più fotografata al mondo:
‘Tantissimi, quasi infiniti colori incredibilmente belli e inebrianti tra percorsi fluviali, itinerari immersi nella vegetazione, alberi e sentieri pedonali e sull’acqua che si estendono per oltre 15 kilometri e 32 ettari di parco. Estesi per metri e metri di prato, incroci di colori meravigliosamente vivaci e cromaticamente diversi tracciano sul pavimento figure di ogni genere. Qui si può scoprire quanto la natura riesce fare, la sua capacità nel costruire qualcosa di stupefacente ed eccezionalmente unico, quando raggiunge in tutte le sue forme il suo massimo splendore.
Chi per la prima volta arriva in questo angolo di paradiso, viene letteralmente travolto da un turpinio di profumi e colori che cattura l’entusiasmo e l’ammirazione anche di chi non ama in modo particolare piante e fiori. Davvero infinito lo spettacolo per l’olfatto e la vista‘.
Keukenhof produce all’anno ben 10 bilioni di bulbi con un esportazione del 75%. Undicimila sono le varietà di fiori di cui il 50% sono tulipani ma ci sono anche crochi, giacinti, rose, narcisi e ben venticinquemila tipi diversi di orchidee. Proprio per questo è il parco primaverile più bello di fiori che possa esistere, l’attrazione migliore che l’Olanda sia in grado di offrire.
Il primo giorno dopo l’arrivo all’aeroporto l’autista del pulman ci ha consentito una breve sosta al mare di Zandvoort. Che pace e tranquillità, intere distese di sabbia occupavano l’orizzonte, qualcuno di noi ha provato a mangiare delle aringhe da un negozietto sulla strada e sembra averle gustate molto.. buon per lui che sa apprezzarle. Le stazioni balneari sono disposte una di seguito all’altra mentre tanti sono gli hotel localizzati dietro rispetto al mare, sulla strada principale che conduce in questa zona
Di sicuro Zandvoort è un luogo di villeggiatura molto rinomato e che probabilmente la maggior parte degli italiani non conosce pensando solo al proprio mare.
Slideshow di Zaandvort
La prima città visitata è stata Haarlem che si trova a pochissima distanza da Amsterdam. Pochi chilometri di bici e ci si arriva. Haarlem è diversa dalla capitale olandese per alcune particolarità e caratteristiche tutte olandesi che si trovano anche in altre cittadine dei Paesi Bassi. I Graziosi quartieri si raccolgono tutti attorno alla piazza principale. Qui con una guida siamo passati dal più antico museo olandese, il Teylers Museum e abbiamo ammirato l’ultima delle 14 porte originarie rimaste che cingevano la città. Splendidi i canali e i ponticelli attraversati da mamma o papà olandesi che in una bici costruita per tre portavano a spasso i propri figli. Qualcuno di loro si è lasciato fotografare tra l’allegria e la gioia del momento.
Il nostro hotel si trovava proprio in centro tra negozietti e una giostra che in questo periodo funzionava per la gioia di adulti e piccini. Ho provato il waffel olandese.. in verità più di uno: al cioccolato o farcito con la crema e altre specialità.. davvero buoni.
Il proprietario dell’albergo in quei giorni si è divertito a mostrare proprio davanti l’ingresso una strana auto rossa, curiosa perchè la parte anteriore era una duna, dietro una citroen. Il giorno in cui il Bloemencorso passava da Haarlem, abbiamo trovato l’auto addobbata di mille fiori.
Sulla Lange Begijnestraat passiamo dalla chiesa più vecchia di Haarlem, attorno alla quale si era formato un ampio beghinaggio poi distrutto nel corso del tempo. Nella stessa zona incrociamo delle vetrine con le lanterne e luci rosse e scopriamo le signorine lavorare anche di giorno. Ma è tutto un’altra cosa rispetto ad Amsterdam.
Successivamente ci siamo recati ad Edam, città famosa per il suo formaggio. Infatti è anche qui che si svolge il mercato del prelibato alimento anche se in una piazza più ristretta. Anche nei giorni in cui non si esibisce la manifestazione, rimane al lavoro un commerciante locale che vende i propri prodotti caseari e mostra gli attrezzi del mestiere. Altri negozianti ne offrono una varietà impressionante, qui ho trovato persino il nostro parmiggiano e la nostra bufola campana.
Quello che colpisce di Edam sono i vicoli e i canaletti che sono rimasti immutati rispetto al passato, sembra di ritrovarsi in una cittadina di qualche secolo fa. Simpatico il sistema di piccole chiuse e sbarramenti in legno.
Quasi tutte le casette non avevano le tende.. anzi gli abitanti mostrano all’esterno come hanno arredato i loro interni, qualcuno mette in bella mostra delle sculture di galline sul davanzale della finestra, in altre c’erano delle bamboline sulle cullette e fiori.
Tra i cortiletti interni, qualcuno ha ospitato persino un agnellino, altri hanno pensato bene di riempire di fiori anche i contenitori metallici per il latte. Tra le case in mostra, una squadra di operai rimuovevano delle tegole del tetto, ne erano almeno 5.. uno lavorava.. e gli altri facevano da passamano…
E’ bello poter ammirare delle imbarcazioni pittoresche sui canali che pian piano lungo il percorso si allargano per poi sfociare nel Markermeer, in un punto che costituisce l’argine dei costruttori di navi. In passato infatti la zona ospitava diversi cantieri navali. La guida ci ha condotto alla visita dalla Grote Kerk, una delle più grandi chiese d’Olanda che mostra i meravigliosi colori delle sue splendide vetrate risalenti al 17° secolo.
In centro ci siamo trovati nel pieno svolgimento di un matrimonio: abiti eleganti, auto lussuosa, tutti gli invitati in ghingheri, ma il sacerdote si trovava sulle scale all’ingresso della chiesa, che aspettava gioiso la coppia. Scesi dall’auto, uno dei due futuri coniugi portava in braccio un bambino, probabilmente il loro figliolo.
Tantissimi i piccoli angoletti che ospitano gli hofje, dei cortiletti che con un numero ridotto di più case un tempo fungevano da ospizi
Eccone un elenco di quelli che si possono trovare in tutta l’Olanda
Slideshow di Edam
Un’altra località dell’Olanda classica da non perdere assolutamente è Zaanse Schans. L’ultima volta l’ho vista da terra e quindi all’interno. All’epoca fui preso totalmente da quell’odore di cioccolata senza saperne il perchè, poi ho scoperto qualche giorno fa, dal lato acqua, che erano le fabbriche di cioccolato a produrre quell’irresistibile sapore nell’aria.
La guida questa volta ci conduce in battello: il panorama che si presenta offre una serie di mulini a vento che pian piano si avvicinano. Il bel tempo di quel giorno ha spinto gli olandesi che abitano nelle casette verdi a bordo acqua a prendere la tintarella.. uno di questi ha un bel costume da bagno rosso. I tetti hanno una forma particolare, si dice che qualcuno dei vecchi proprietari storici, avrebbe dipinto particolari figure durante il suo tempo libero, sono le stesse rifiniture con cui devorava per lavoro le grandi imbarcazioni che all’epoca solcavano i mari in esplorazione.
Lungo il percorso fluviale di zaandam incrociamo due bambine, sprezzanti del pericolo e davvero ancora in tenera età che pericolosamente intraprendono il loro viaggio verso il largo. Probabilmente sanno quello che fanno e lo sanno anche i loro genitori, eppure è così strano vedere per noi italiani tutto questo coraggio. Forse in coscienza sarà un modo diverso di vedere le cose.
Zaanse Schans è famosa perchè ospita la ricostruzione di una piccola parte dei mulini a vento che in passato avevano fatto di questa parte dell’Olanda, una delle zone più industrializzate del mondo.
Le macchine alimentate dal vento erano quasi un migliaio ma nel tempo sono sparite. Per questo motivo già agli inizi del novecento, lo stato neerlandese, ha iniziato a riprodurli, ricollocandoli nella posizione originaria e rimettendoli in funzione per la produzione di mostarda, la macina dei minerali che poi vengono usati per i colori e per le vernici.
Nel 2007 si è infatti appena ultimata la ricostruzione della segheria Het Jonge Schaap (Zaanschemolen.nl), sesto mulino a vento operativo nella zona che mostra come venivano tagliati i grossi tronco di albero che servivano per costruire i grandi vascelli di un tempo. Ecco il video della costruzione durata 2 anni e costata a quanto sembra 2 milioni di euro (1° parte, 2° parte)
Slideshow di Zaanse Schans
La sera raggiungiamo a piedi un hotel davvero strano, è stato appena inaugurato il mese precedente (eccolo in costruzione). Si tratta dell’Inntel Hotels Amsterdam Zaandam, una stuttura che erge da lontano in modo evidente con le sue facciate verdi composte a più riprese dalle forme delle stesse casette che avevamo visto poco prima. Gli ambienti interni e moderni sono davvero spaziosi con queste finestre a tutt’altezza tanto grandi da raccogliere tutta la luce possibile dall’esterno. Inutile dire che solo la stanza da letto era più grande di casa mia.. Sopra al letto bello soffice e accogliente un quadro pittoresco di un mulino.. non poteva essere diversamente. Strane anche le porte d’ingresso.. tutte vicine vicine.. l’una accanto all’altra.. forse aprendone una si arriva ad occupare la stanza accanto ? Questa era l’impressione.. da provare davvero.. soprattutto perchè il prezzo non è poi così probitivo rispetto ai servizi e confort offerti.
L’ultima cittadina che ho rivisto (anche questa l’avevo già scoperta nel 2003) è stata Volendam, località più famosa della costa dell’IJsselmeer. Ai nostri occhi è apparso da subito un porto incantevole con delle tipiche casette verdi, i canali e i ponti levatoi.. tutte parti di questo luogo storico che si sono conservate nei secoli mantenendo quell’autencità del passato davvero speciale, grazie anche allo spirito dei suoi abitanti che indossano ancora i costumi tradizionali di un’epoca ormai passata da tempo.
Oltre alle tipiche imbarcazioni, quello che mi ha colpito è stato l’entusiasmo coinvolgente dei suoi abitanti: scesi dal pulman per andare a mangiare, ho intravisto da lontano un gruppo di olandesi vestiti in arancione che quasi impazziti invitavano a gran voce i passanti ad entrare in un locale dove forse stavano festeggiando un compleanno o una vittoria sportiva.
Lo stesso entusiasmo l’hanno mostrato altri olandesi che abbiamo ritrovato a fine serata seduti a bere birra tutti assieme attorno al tavolo di una Bier Fiets, una sorta di bici collettiva con tanto di botte restrostante. Uno di loro mi offre subito la preziosa bibita, eppure ero un semplice passante.. peccato che non abbia potuto apprezzare la sua genuina ospitalità.. purtroppo non mi piace la divina sostanza. Mezz’ora dopo abbiamo faticato non poco a spostarli dalla strada che avremmo dovuto attraversare per andare in hotel. Che pazzi questi olandesi !
SlideShow di Volendam
Eccovi anche una parte di Beemster
Le foto sono state scattate da Rosangela che ringranzio ancora una volta per la gentile concessione.
Slideshow di Enkhuizen
Non perdetevi il bellissimo Reportage di Rosangela in Pdf.
Che fate allora ? Ci andate in Olanda ? Se siete riusciti a leggere fino qui.. di sicuro mi risponderete con un commento qui sotto… che è sempre il benvenuto nel blog..
Tag: alkmaar, bloemencorso, edam, enkhuizen, haarlem, keukenhof, mercati, Racconti Viaggi, volendam, zaanse schans, zandvoort
5 Maggio 2010 alle 13:34
Francesco…sono senza parole…quest’articolo ,le sue foto,meriterebbero il premio pulizer….hai fatto un resoconto incredibile…non so che dirti se non grazie per tutto,per l’opportunità di farci conoscere l’Olanda sempre di più..
P.S. giov. 6 maggio mi operano come da programma,quindi se non mi vedete per qualche tempo,sapete il perchè,ma se non mi vedete più,allora cu rincontreremo tra 50 anni..
Ciao
5 Maggio 2010 alle 20:13
Grazie Piero carissimo
Stai tranquillo.. andrà tutto bene.. un grosso in bocca al lupo.. sarai nei ns pensieri
5 Maggio 2010 alle 20:39
Ciao a tutti…famiglia!!!
Scusate l’assenza ma…benchè io sia in forma ho ancora qualcosa da sistemare a proposito della salute.
Grazie Francesco…il tuo blog allarga i fiori e sai benissimo che mi rifugio sempre nei fiori di quella meraviglia di parco veduto in Olanda!
Un saluto a tutti ma…proprio a tutti!
A te Piero un’enorme “IN BOCCA AL LUPO” per il tuo intervento
Prometto di ripassare presto <3
5 Maggio 2010 alle 20:41
ottimo!…^^
5 Maggio 2010 alle 21:10
Francesco complimenti, hai superato te stesso…. fai venir voglia di partire subito subito!!! splendido reportage! splendide foto! tutto molto curato ed interessante..bravo 🙂 abbracci
5 Maggio 2010 alle 22:02
Grazie ragazzi è davvero una gioia rivedervi qui 🙂
6 Maggio 2010 alle 08:41
ora sono al lavoro ma non vedo l’ora di leggerlo spero stasera..!!
Francesco come sempre dimostri proffessionalita’ e emozione!!
6 Maggio 2010 alle 09:20
Tu sai quanto desiderio abbia di andare nei Paesi Bassi… Leggere il tuo articolo e guardare le foto mi ha acuito un desiderio e una nostalgia già immensamente grandi…
6 Maggio 2010 alle 09:46
Bellissimo reportage, Francesco! Complimenti!
Grazie per questa magia che ci hai dato e continui a darci parlando di un Paese tanto piccolo ma anche incredibilmente pieno di fascino, bellezza, contraddizioni.
Allora…vi aspettiamo tutti nei Paesi Bassi!
Cristina
6 Maggio 2010 alle 09:53
Hola Francesco!!
Precioso el reportaje. A ver si nos vemos en otro viaje tan bonito como este
6 Maggio 2010 alle 12:28
Ciao Franz! C’è tutto il tuo cuore nel pezzo e ho rivisto il nostro viaggio minuto per minuto.
Grazie come sempre per le parole gentili…
Tot sins..!
Graz
6 Maggio 2010 alle 16:23
Francesco,
Sono d’accordo con te a gridare (ma non ad alta voce) : ‘Visitate Olanda’. Come si vede dal suo articolo, ancora in suo stile inimitabile, si merita davvero una visita, ma NON dimenticate che si puo trovare cosi tanto di piu oltre che Amsterdam, come giustamente ha osservato Francesco.
Allora, vorrei predicare sui tetti: ‘Visitate i Paesi bassi’.
VV Francesco
6 Maggio 2010 alle 16:49
@ Hans e Cri: ho avuto l’impressione che gli Olandesi non siano tanto contenti quando vedono che per gli stranieri in Olanda esiste solo Amsterdam…
(a me è rimasto il desiderio immenso di ritornare in 2 posti: Efteling e Hoge Veluwe)
6 Maggio 2010 alle 16:57
Giusto, Uyulala, hai capito bene!
Allora torna presto e ti accompagneremo a visitarli entrambi! Ti aspettiamo.
Con che mezzo? Ve lo racconterò DOMANI su Blogolanda, in un articolo a sorpresa…
Piero, leggilo anche tu con attenzione ( vedrai perchè, eh ,eh)
6 Maggio 2010 alle 18:40
Grazie Cri..
Ciao Uyulala .. sono contento di averti trasmesso le mie emozioni
@ Elena (Spain)
Gracias. Sure – será agradable para viajar juntos de nuevo en Holanda
@ Graziano
Ciao carissimooo.. grazie per le parole cos’ ricche di significato.. è un onore per me sentire da un giornalista come te
@ Hans
si.. è meglio non gridare.. voi olandesi non amate troppo rumore (siete bravi anche per questo) ma in questa occasione voglio farmi sentire in tutta Italia 🙂
7 Maggio 2010 alle 13:27
Ciao Francesco, ho guardato tutto il reportage e mi è venuta una nostalgia indescrivibile.
Il mio primo viaggio nel 2007 , quello nel 2009 e il prossimo che spero entro settembre faranno si che mi innamori ancor di più di questo splendido paese, dove tutto mi piace, dalla cordialità dei suoi abitanti, dal sorriso, dalla gentilezza e dall’arte che vi si respira …
Adoro le case lungo i canali, le finestre che sempre offrono uno scorcio artistico…la luce , i parchi… Grazie di averci regalato questo servizio fotografico e informativo..
Nara
7 Maggio 2010 alle 20:30
Grazie Nara per la tua testimonianza.. sono davvero felice di aver risvegliato delle emozioni cos’ belle per una terra ugualmente splendida.. grazie
10 Maggio 2010 alle 18:19
Ecco a voi lo splendido articolo di una delle giornaliste spagnole con cui ho avuto il piacere di vivere questo splendido viaggio stampa: Un viaje a la Holanda más auténtica
13 Maggio 2010 alle 22:46
Bellissimo articolo, Francesco, mi viene sempre più voglia di tornare in Olanda 🙂
Ed è un grande sollievo a vedere che ci sono delle persone che capiscono che Amsterdam non è Olanda. E che Olanda non è solo pioggia e vento, come mi dicono spesso quando dico che mi manca Olanda. Purtroppo c’è ancora chi pensa che senza il clima Italiana non si può vivere.
Complimenti!!!!!!
14 Maggio 2010 alle 16:25
Ciao e grazie Ursula.. si è propriio così.. ma noi facciamo e faremo di tutto per farlo ben capire.. soprattutto agli italiani
Ecco delle altre splendide foto scattate da Rosangela
Luoghidelmondo.info
15 Maggio 2010 alle 21:44
Bellissime anche le foto di Rosangela!!!
15 Maggio 2010 alle 21:48
Fantastiche vero ? E non le neanche messe tutte.. ne avrà fatto oltre mille e solo in 4 giorni
17 Maggio 2010 alle 11:03
UE’, BASTA COMPLIMENTI ALLA ROSANGELA, SONO GELOSO!!!!!
Per punizione NON vi faccio vedere le MIE foto!!!
Ciao Franz, fatti vivo!
17 Maggio 2010 alle 17:56
CIao Graziano carissimo.. ma come prima non li volevi i complimenti e ora sei geloso ? :))
Ahh scherzi a parte.. è sempre un piacere risentirti.. e le foto le aspettiamo davvero.. quindi non appena le sforni con uno dei tuoi splendidi articolo.. facci un fischio… Peccato volevo tanto reincontrarti il 30 maggio.. (giorno anche del mio compleanno) ma per motivi di famiglia … non potrò essere presente ad un’altra meravigliosa avventura.. teniamoci comunque in contatto.. io ti seguo anche via FB.. ti ho visto anche all’ultimo incontro di TTG
17 Maggio 2010 alle 11:09
Giusto, Graziano!
Invece queste foto DEVI FARCELE VEDERE! Così possiamo vedere se sono AL LIVELLO di quelle di Rosangela.
Doeiiiiii ( saluto olandese)
Cristina
24 Maggio 2010 alle 19:18
Ecco lo splendido articolo con reportage fotografico di Silvia (un altra giornalista del viaggio stampa) per conto della Easyviaggio.com Keukenhof, il paradiso dei tulipani
A destra, leggi anche:
# – Alkmaar e il mercato del formaggio
# – Bloemencorso, i fiori in trionfo
# – Edam, un cristallo di passato
# – Sulla scia del vento
# – Zuiderzee Museum, come fosse vero
# – Beemster, una terra strappata all’acqua
# – Haarlem, crocevia di stimoli
# – Zaanse Schans, il sapere artigiano
# – Voledam, arte e zoccoli rossi
16 Giugno 2010 alle 14:33
ciao,
a questo link
http://wherearemyfriends.wordpress.com/
puoi torvare un blog (ormai non più aggiornato) contenente un breve diario dell’erasmus che ho fatto in Olanda. A Leiden. C’è qualche foto. Ovviamente se qualcuno vuole maggiori informazioni a riguardi mi contatti pure. ciao
19 Giugno 2010 alle 06:32
[…] slideshow di su, grazie al viaggio stampa offerto dalla Holland.com che ho avuto il piacere di intraprendere lo scorso 23 Aprile 2010 e a […]
27 Giugno 2010 alle 21:25
[…] stato ospite di questa magnifica struttura qualche settimana fa: belle le stanze spaziose, i bagni lussuosi, un letto comodissimo con un mulino che ti guarda […]
24 Luglio 2010 alle 06:35
[…] scorge l’incredibile distesa di tulipani.. la guida del magnifico giardino in occasione del Bloemencorso qualche settimana fa mi aveva proprio riferito della visita della trasmissione televisiva Linea […]
10 Settembre 2010 alle 06:43
[…] il Bloemencorso di Aprile ad Aalsmeer, il Varendcorso di Luglio nell’acqua, quello di Zundert e il Fruit Corso a Tiel […]
17 Settembre 2010 alle 06:34
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21 Marzo 2011 alle 16:26
[…] di varie località rinomate, come Volendam, Katwijk e Spakenburg. – sabato 16 Aprile con il Bloemencorso, anche chiamato ‘il volto della primavera’, la più famosa parata floreale dei Paesi […]
25 Marzo 2011 alle 06:51
[…] ritrova il lavoro di difesa dall’acqua, le icone caratteristiche tipiche olandesi, tulipani, zoccoli, mulini a vento e […]
7 Maggio 2011 alle 06:40
[…] bellissimo come sempre, forse un pò meno fiorito rispetto a quando l’ho visto l’anno scorso.. infatti questa volta il Bloemencorso ha avuto luogo una settimana prima, quando generalmente è […]
27 Maggio 2011 alle 20:44
Lascio qui un messaggio per una notizia che mi ha colto davvero di sorpresa.. parlo della perdita di Rosangela.. un’amica..una professionista.. che ho avuto modo di stimare per la sua bravura.. nel saper raccogliere anche i piccoli particolari.. e per il suo entusiasmo.. in occasione del viaggio stampa che ho riportato qui.. lascio qui una traccia.. dove ho citato le sue foto e il suo lavoro.. è passato giusto un anno.. ti dedico questo post Rosangela..
28 Maggio 2011 alle 00:38
Mi dispiace tantissimo, Francesco. Ho rivisto il suo lavoro ora, dopo aver ricevuto la notifica di questo tuo messaggio. Ti abbraccio e abbraccio forte la sua famiglia.
28 Maggio 2011 alle 08:30
Grazie Uyulala per condividere con me questo momento..
28 Maggio 2011 alle 08:38
Com’è successo? Stava male?
28 Maggio 2011 alle 08:44
L’anno scorso stava benissimo.. ed è anche per questo che sono rimasto molto sopreso.. l’email di chi mi ha scritto (che ovviamente non mi conosce e che ha scritto anche ad altri per informarli del triste evento) e che ha preso il mio contatto dalla rubrica di Rosangela ha riportato solo di una lunga malattia
28 Maggio 2011 alle 08:48
Mi dispiace davvero tanto…
30 Dicembre 2011 alle 19:39
…contenti voi…dopo 10 anni di residenza in quei luoghi (purtroppo) non vorrei mai più tornarci !!! tutt’al più per uno scalo con l’aereo…
BISOGNA VIVERE IN CERTI LUOGHI PER CAPIRE certi altri aspetti non di certo piacevoli .
23 Gennaio 2014 alle 19:08
ciao posti meravigliosi , essendo sposata da 35 anni con mio marito Olandese ma viviamo in Sicilia , conosco questi meravigliosi posti e tanti altri , hai fatto dei bellissimi scatti e certo , chi ha la possibilita’ faccia un saltino per vedere con i propri occhi …. Complimenti 🙂
3 Febbraio 2014 alle 21:03
Grazie
30 Aprile 2014 alle 08:13
Ciao Francesco
il tuo articolo è interessantissimo. Sto organizzando un viaggio in Olanda in macchina, proprio per poter visitare anche altre ad Amsterdam.
Posso chiederti un consiglio? Ero già andata sul sito del parcheggio P1 per prenotare il parcheggio, ma da quanto ho capito, finché non so il numero di targa non posso prenotarlo.
La macchina l’ho anche prenotata in affitto all’aeroporto di Eindhoven, ma non so ancora il numero di targa. Ho letto che tu l’hai prenotato una settimana prima. Per caso c’è un modo di effettuare la prenotazione senza inserire la targa del veicolo?