Lo Steam Pumping Station Ir. D.F. Woudagemaal a Lemmer
L’ Ir. D.F. Woudagemaal, uno dei monumenti olandesi più belli e innovativi ma soprattutto la più grande idrovora a vapore del mondo mai costruita e ancora in funzione, tanto da essere annoverata, nel 1998, nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO. La stazione è in grado di pompare ben 4.000.000 di litri di acqua al minuto verso lo IJsselmeer, ovvero 6 milioni di m³ d’acqua al giorno, può svuotare in 35 secondi una piscina olimpionica, l’intero Sneekermeer in due giorni.
Si tratta di un raro esempio nell’applicazione dell’energia a vapore, una nuova fonte energetica del 19’ secolo, una nuova arma e potente che gli olandesi seppero ben utilizzare nella loro lotta secolare contro l’inondazione dell’acqua per difendere una terra che si trovava e si trova sotto il livello del mare. Nel 1920 fu costruita, in particolare, per prosciugare grandi porzioni del territorio della Frisia e del quartiere ovest di Groningen che erano sempre sommerse nella stagione invernale. Se non fosse gestita quest’area si troverebbe sott’acqua!.
Come ci ha spiegato la guida esperta olandese, non si tratta solo di un museo visto che tutt’ora è messa in funzione quando il livello dell’acqua è troppo alto. Infatti, la Wetterskip Fryslan previene anche le inondazioni e garantisce una corretta suddivisione delle acque nei periodi in cui non piove da molto tempo. Di contro, i polder bassi della zona, in presenza di precipitazioni importanti, non riescono a far evacuare l’acqua in modo naturale. Il livello massimo che deve essere garantito nel bacino della Frisia è di 52 cm sotto il livello NAP (livello massimo di Amsterdam, ossia livello del mare). Quando il livello dell’acqua nel Waddenzee è troppo alto per evacuare, oppure nel bacino c’è più acqua di quella che le conche di evacuazione possono evacuare, l’acqua del bacino viene pompata nell’IJsselmeer dalla Hooglandgemaal di Stavoren. A volte la quantità d’acqua in eccesso è cosi’ importante chel’Hooglandgemaal non ce la fa più da sola. In questo caso entra in funzione la stazione Woudagemaal di Lemmer che, in genere, viene quindi attivato 10 giorni all’anno.
Inscenando una situazione reale, tra commedia e azione, il filmato della sala cinema ci ha illustrato l’avvio a regime dell’intero impianto in occasione del futuro centenario dalla sua costruzione (che casualmente corrispondeva con il compleanno del suo direttore) per via di un’improvvisa e scatenata precipitazione delle condizioni atmosferiche.
Ma il Woudagemaal è anche un edificio sorprendentemente bello, infatti, per la parte strutturale, l’ingegnere Dirk Frederik Wouda si è ispirato alla Scuola di Amsterdam. L’impronta si nota nel carattere austero ed elegante dello stile architettonico e nelle particolari decorazioni delle facciate.
Con l’ausilio di un’animazione in 3D ed esposizioni interattive viene spiegato il funzionamento. Vengono, inoltre, organizzate visite didattiche con audioguida in 9 lingue, attraverso le quali vengono illustrate tutte le particolarità dell’idrovora: la zona del vapore, come viene prodotto dal vapore la forza lavoro, la ciminiera, il deposito del carbone, il locale caldaia e la caldaia a vapore, la sostituzione del carbone con il petrolio, il riscaldatore di petrolio, la sala macchine, la macchina a vapore e la pompa a turbina, il condensatore e il separatore d’olio. Per l’occasione, ci hanno fornito un tablet che, riprendendo dal vero e in presenza, fotograficamente, tutte le parti dell’impianto, ha illustrato, in lingua italiana, anche per mezzo di foto e filmati, tutti i dettagli tecnici, storici e operativi della stazione.
In particolare la ciminiera ha due funzioni. La prima è quella di garantire il tiraggio nelle caldaie a vapore. La seconda è quella di trasportare i residui di combustione. E’ alta 60 metri con una base di diametro 6,25 metri e una cima di circa 3 metri. Iniziata il 15 agosto 1917 e terminata il 7 giugno 1918, essa fu distrutta, per metà, dopo 9 giorni da un fulmine. Fu necessario distruggerla completamente per poterla ricostruire nuovamente. Nel 1955 fu sottoposta ad una straordinaria manutenzione a causa di alcune crepe pericolose rilevate in un controllo di routine.
Nel deposito del carbone veniva immagazzinato questo combustibile che nel 1967 fu sostituito da petrolio che portò anche alla sostituzione delle caldaie, riduzione di manodopera, processo più pulito. La pompa ha preso l’attuale nome (in onore dell’ingegnere capo e direttore Dirk Frederik Wouda che in quell’anno ando’ in pensione) dal 1947, prima si chiamava “Stoomgemaal Tacozijl”, dal quartiere dove si trovava.
Le dimensioni della sala macchine sono 52 per 15 metri. In questo locale si trovano le quattro macchine a vapore e le otto pompe dell’acqua, installate in modo simmetrico e anche luccicanti come quasi un secolo fa. Le macchine a vapore trasformano l’energia di calore del vapore in energia di movimento con cui vengono azionate le pompe dell’acqua.
Dalla splendida sala Panorama del centro visitatori, situata appena dietro e al di sopra della diga principale della Frisia, abbiamo potuto godere anche di una vista mozzafiato sullo IJsselmeer e sulla baia di Lemmer.
Cosa visitare nei dintorni
In un ambiente tanto incantevole quanto quello intorno a Lemmer, la bicicletta rimane il mezzo di trasporto ideale per ammirarne tutte le peculiarità. Due noti itinerari ciclabili sono il “Wetter” e il “Natuurlijk Cultuur”, che lambiscono bellissimi laghi e corsi d’acqua, terre, polder passando anche per antichi centri urbani. L’antico villaggio di pescatori di Lemmer merita di essere visitato, così come Sloten e Joure.
Un’altra esperienza da vivere in quest’area ricca di risorse idrografiche è ovviamente una gita in barca. Nella baia di Lemmer, a bordo del rimorchiatore a vapore Maarten, è per esempio possibile godere di una splendida vista sull’impianto idrovoro Woudagemaal. L’escursione è ancora più interessante se abbinata a una visita al medesimo impianto. Un’altra tra le possibilità offerte è un’escursione in barca su un’autentica chiatta di pescatori, la LE 50, navigando attraverso la baia di Lemmer fino all’impianto idrovoro.
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