1 Luglio Oranje verdeoro Den haag
Buone notizie per l’ Italia! Oggi sono stata a visitare Den Haag, la capitale dell’ Olanda nonché’ sede del parlamento, ebbene: anche qui, nella organizzatissima Olanda, la capitale dove svolge l’ attività’ la politica, e’ come una palude !
Nella cornice di una città sontuosa ed elegante, con splendidi palazzi sia antichi che moderni e splendide ville, quello che mi sorprende è sopratutto l’assenza dei marciapiedi come nelle metropoli africane dove pedoni e auto vanno insieme.. altra cosa sorprendente per me abituata al porto di Amsterdam: fin da quando si esce dalla stazione non ci sono informazioni chiare che indichino il percorso per raggiungere i musei!
Iniziato il percorso verso il centro seguendo un po’ l’istinto, tutti sembrano fra l’indaffaratissimo e il “fancazzissimo”: così è difficile trovare le strade e orientarsi, ma frustrante chiedere e ottenere risposte: le persone rispondono svogliatamente, ci sono code per la biglietteria lentissime, e i dipendenti lavorano con poca attenzione.
Ricorda qualcosa? Significa forse che è proprio la macchina burocratica del parlamento a rendere faragginoso il rapporto con i il lavoro e ancora di più “respingono” la facilità di orientarsi per aiutare i turisti, come se di questi non gli importasse neanche troppo…?
Sono quasi confusa.. ! Comunque motivata a vedere un paio di quadri di Veer Meer, sono arrivata dentro il museo Mauritshuis, locato in un antico palazzo reale, residenza del conte Johan Maurits van Nassau-Siegen, rimasto esattamente come in origine -( fatto salvo che venne incendiato lo scorso secolo) -a meno dell’ ingresso sotterraneo che si apre in un bel salone soleggiato, e quì, superato lo scalone regale, son stata invece travolta da una moltitudine di opere tutte disposte fitte in camere piccole; ricordavo il fastidio: era uguale a quando ci venni 30 anni fa, e niente è cambiato.
Nemmeno la bellezza di quei due quadri meravigliosi del pittore della luce Veer Meer.
Ma un altra cosa mi ha altrettanto sorpresa: nel vedere tutti gli altri quadri degli autori esposti tutto il cinque seicento fiammingo è apparso ai miei occhi con una potenza quasi ingestibile. E a guardare tutto insieme mi è venuta un’ idea: a parte la moltitudine di rappresentazioni arcadiche tipiche, erano ritratti ricchissimi nobili, armatori, borghesi, persone di alto rango e, a fianco, nel quadro locato a fianco, gli stessi pittori dipingevano l’esterno, quello popolato da una umanità misera, che raccatta i resti delle mareggiate sulla spiaggia, che abita in case molto deteriorate insieme agli animali domestici e si vedono storpi, e cani randagi ovunque. Qualche cesto di pesce e molta povertà’. Insomma questi pittori non se ne stavano solo “a corte” nei salotti vellutati, erano dentro la quotidianità popolare che da questi artisti veniva raccontata con altrettanta cura.
La religione calvinista ha profondamente cambiato la cultura di questo popolo, che da allora si è dedicato al lavoro con devozione, che siano ricchi borghesi o calzolai, tutti son degni di essere parte delle rappresentazioni, tutti lavorano.
Il centro rimane sempre il lavoro, e i meritati divertimenti, che siano una pattinata sul ghiaccio o cene sontuose, patate o ostriche. E di nuovo Volti diafani incorniciati da candide gorgiere emergono da sfondi monocromi per poi indulgere nella descrizione maniacale di nastri, nodi, orecchini, perle. In merito a”la ragazza con l’orecchino di perla”, qui viene descritta come “la Monna Lisa” del nord; Pensando a quella leonardesca che con fedeltà’ scientifica descriveva una donna enigmatica dai lineamenti perfetti , e tutto concorrendo al verità’: la natura con velature atmosferiche impalpabili, la descrizione dei vegetali in secondo piano, e infine, avvolta da velluti monocromi arrivava a rappresentare il ritratto della donna sublime; qui invece il percorso è opposto: il ritratto della giovane donna ha tutto di improbabile, a partire dallo sfondo plumbeo apparentemente monocromo e il turbante alla turca e finendo col volume delle perla, ma un colpo di luce appena sopra la pupilla, rende il volto della giovane donna perfetto e vivo.
Intanto stasera ha giocato il Belgio contro gli U.S.A.
Non saprei proprio a chi mandare la mia simpatia, ma certo son convinta che gli U.S.A. non si meritano di vincere anche nel calcio! e avendo proprio perso gli usa -seppur tenendo fermo lo zero a zero fino all’ultimo -, Amsterdam esulta..in questo modo tutto il popolo fiammingo e vallone entra nei quarti di finale.
Date uno sguardo alle foto del 1 Luglio 2014(Den Haag)
Tag: den haag, Racconti Viaggi, sport