Utrecht. La città della scienza
giovedì, 28 Novembre 2013Non capisco il motivo perché ogni volta che vengo ad Utrecht, c’è sempre lo stesso cielo coperto, e la stessa identica luce!
Anche stavolta, sono arrivata col cielo coperto e profumato di temporali imminenti, così da farla sembrare fin dall’inizio un dedalo di bellissime strade affollate fino alla perdita d’occhio e questo proprio perchè l’assenza delle ombre, conseguente il cielo coperto dalle nuvole piene di acqua, disorienta. Difatti senza le ombre si perdono i punti cardinali…senza le ombre è più facile smarrirsi, girando concentricamente fra i vicoli senza capire da che parte si stia andando.
Ed anche stavolta é stato proprio così: fortunatamente, però, superata la zona della stazione e trovata la strada per raggiungere il centro, viene in soccorso la musica fatta dai il rintocchi delle campane della bellissima torre gotica, ultimo resto della cattedrale bruciata nel 1600 e riedificata a fianco; e che contiene più grande carillon campanario del mondo. Leggi il resto di questo articolo »