Amsterdam Wester Park, il parco democratico
Nella zona ovest di Amsterdam, sul lato sud vicino al confine della ex linea ferroviaria c’è il quartire Spaarndammer che prende il nome dalla strada omonima, e che lambisce una parte del “canale-porto- cantiere” della città collegando Amsterdam con l’oceano.
Il quartiere Spaarndammer formò insieme ai quartieri Staatslieden e Zeehelden la Frederik Hendrik Area; e tra il 1990 e il 2010 il quartiere Westerpark.
Gli edifici più famosi del quartiere son stati progettati intorno al 1920, secondo lo stile della Scuola di Amsterdam, da Michel de Klerk tra cui Il quello dal design più sorprendente è “La Nave”, che si trova lungo la Zaanstraat .
Si tratta di uno degli esempi della Scuola di architettura di Amsterdam che han fatto sintesi fra modelli di ricerca estetica di avanguardia e ideali socialisti.
Un esempio talmente ben riuscito e interessante da essere citato in numerosissimi libri di architettura e guide per turisti..ed in effetti Westerpark è una autentica Eldorado per architetti e studenti degli atenei di urbanistica, architettura, decorazione: l’opposto di quello che potremmo pensare noi quando pensiamo ad un quartiere periferico.
Considerando che si tratta di quartieri pensati per i lavoratori portuali, sorprende due volte: anzi tre, se penso che i nostri quartieri operai, –il “quartiere Aurora” a Torino e, sopratutto, quello a Ivrea,-costruito con l’idea di Adriano Olivetti che le condizioni e l’aspetto dei luoghi di lavoro e di residenza influissero sulla qualità della vita sociale e l’efficienza produttiva-, sono entrambi inaccessibili e nemmeno menzionati nei percorsi turistici.
Ho letto che nella mappa del 1881 una parte del sito adibito a fabbrica del gas era già “terra per il parco” e che nel 1981 il comune di Amsterdam ha deciso di ri-progettare l’ex area industriale: come sempre il “Multiculturalismo della diversità” a Westerpark gioca bene sia nei parchi che nelle strade; in questo quartiere ci sono tutti i servizi utili, e, nel 2008 il quartiere ha sviluppato anche un percorso per i bambini che così possono tranquillamente recarsi indipendentemente a piedi o in bicicletta verso la scuola o l’asilo.
A fianco all’ edilizia sociale, vi sono proprietà private che hanno attirato i giovani professionisti: difatti è stata anche fatta una delle più forti politiche a sostegno degli artisti – circa 300 sono stimati vivere proprio in questa zona.
Sicché anche al turista un pochino più curioso non può sfuggire la sintesi fra vivacità culturale, lavoro, edilizia pubblica, privata, locali, ristoranti, negozi di prodotti artigianali, gallerie d’arte , scuole, sport e ancora da capo; insomma: molto bello e molto vivo e tutto nel rispetto della parte storica.
Innovazione e conservazione fuse con una creatività gentile e divertente.
Il parco all’interno di questo quartiere è bellissimo e polifunzionale davvero; è peraltro il risultato di un’idea concreta elaborata dalla comunità: una proposta che è giunta “dal basso” e che sembra invece esser stata perfettamente recepita e applicata; difatti una curiosità mi ha sorpresa piacevolmente: ho letto difatti che la destinazione di verde è arrivata anche su espressa richiesta dei residenti locali che, in consultazione con le organizzazioni di quartiere ha suggerito una serie di principii per il nuovo parco, incluso il miglioramento dell’accessibilità, con un nuovo ponte, la costruzione di una zona di dimostrazione-mostre eventi, giardini fioriti, e piste ciclabili.
Oltre ad un quartiere di case galleggianti immerso nel polder, campi da tennis, palestre pubbliche outdoor, fontane, canali che trasformano Westerpark in un oasi di verde. Westergasfabriek, il vecchio gasometro rivalutato in locali, negozi di riparazioni per le biciclette, uffici di servizi pubblici, mostre si è trasformato in un complesso di gallerie d’arte, ristoranti, club, un cinema e uno zoo; oltre a uno spazio utile per ospitare eventi quali l’ Amsterdam Fashion Week, il Festival del cinema Cinekid e il festival Kunstvlaai arti.
Ecco l’album fotografico completo.
Tag: Amsterdam, parchi, Racconti viaggio
21 Novembre 2013 alle 10:49
Il parco all’interno di questo quartiere è bellissimo e polifunzionale davvero; è peraltro il risultato di un’idea concreta elaborata dalla comunità: una proposta che è giunta “dal basso” e che sembra invece esser stata perfettamente recepita e applicata; difatti una curiosità mi ha sorpresa piacevolmente: ho letto difatti che la destinazione di verde è arrivata anche su espressa richiesta dei residenti locali che, in consultazione con le organizzazioni di quartiere ha suggerito una serie di principii per il nuovo parco, incluso il miglioramento dell’accessibilità, con un nuovo ponte, la costruzione di una zona di dimostrazione-mostre eventi, giardini fioriti, e piste ciclabili.