Hermitage di Amsterdam mostra sullo zar Pietro il Grande
Fino al 13 settembre 2013 avrà luogo Una mostra dedicata a ‘Pietro il Grande, uno zar innovativo’ all’Hermitage di Amsterdam. Il 2013 è l’anno dei Paesi Bassi e della Russia, e per l’occasione inaugurerà a marzo una grande mostra dedicata allo zar Pietro il Grande (1672 – 1725), una figura innovativa per il proprio Paese. La mostra fornisce un quadro completo di questo originale zar russo, innovativo e curioso che, investito del titolo a soli 17 anni, era fermamente deciso nel modernizzare il proprio Paese.
Egli riuscì nell’intento di riformare l’esercito e la chiesa, ampliò il commercio e l’industria, e infine migliorò l’istruzione e la sanità per il proprio popolo. Innalzò la Russia al pari di una potenza europea, dandole una nuova capitale: San Pietroburgo, “la finestra sull’Occidente”. Attraverso oggetti quali dipinti, gioielli, armi e documenti unici, la mostra regala una panoramica sulla vita di una delle figure più intriganti della storia mondiale. Egli stesso, in gioventù, si circondò di oggetti d’arte tra cui un Rembrandt (acquistato per 80 fiorini), con il quale gettò le basi per la collezione dell’Hermitage di San Pietroburgo. Viaggiatore quale era, Pietro il Grande fece due viaggi nell’Europa Occidentale. In una di queste occasioni visitò la Repubblica dei Paesi Bassi, dove si lasciò ispirare in particolar modo da Amsterdam, uno dei centri mondiali del commercio e della scienza, che prese ad esempio per la fondazione della sua nuova capitale russa. In particolare la mentalità liberale e i canali unici nel loro genere furono per lui di grande impatto. La sua trascinante curiosità era davvero notevole, e gli permise di allacciare rapporti duraturi con personalità olandesi
preminenti. Come una spugna, Pietro il Grande assorbì le loro conoscenze, che mise in pratica nella costruzione di navi e strumenti, e nell’arte della falegnameria; era inoltre in grado di praticare incisioni, autopsie, estrazioni dentarie, di produrre carta, di dedicarsi al giardinaggio, ai processi di stampa e tanto altro. Come nessun altro, egli seppe riconoscere l’importanza della manodopera, tanto da essere in grado di padroneggiare ben quattordici mestieri. Basta osservare come mise in pratica queste sue conoscenze in Russia, per capire quanto lo zar fosse una persona amante dell’innovazione. In particolare i molti oggetti personali dello zar, tra cui i magnifici costumi e il carro, dimostrano quanto i suoi gusti fossero influenzati dall’Occidente europeo.
La collezione del Museo Statale Hermitage di San Pietroburgo è il punto di partenza della mostra, arricchita da collezioni provenienti da musei e istituti nazionali e internazionali.
Via Holland.com
31 Marzo 2013 alle 18:19
La sua e’ una storia anche incredibile…compreso il viaggio in olanda vestito in borghese per imparare la sagacia fiamminga..e riportarla in russia per iniziare le grandi opere…unnmodello di riformismo che ora sorprende anche per l’ arguzia e il successo.