Leida, la città dove furono scoperti i Tulipani
Leida è nota perchè è stata la casa natale di Rembrandt, ma anche perchè ospita l’Orto Botanico, quello in cui Carolus Clusius, il primo professore di botanica della città e giardiniere fiammingo che sperimentò la coltura dei primi bulbi di tulipani. Beni di grande valore che gli olandesi di quel tempo, grandi esploratori, portarono dalla Turchia. Fu proprio di qui, che poi si diffuse il Tulipano in Olanda.
La storia narra di una grande forza degli abitanti di Leida nel resistere all’offensiva spagnola, per un intero anno, tra malattie e fame, tanto da averne il riconoscimento grazie al quale beneficiarono nel 1575 della costruzione della prima Università in Olanda. Negli anni successivi e per molto tempo, divennero e rimasero, proprio grazie a questa università, l’unico centro prestigioso di ricerca e pensiero dei Paesi Bassi e dell’Europa.
Personaggio storico di Leida fu Robinson, uno dei rifugiati protestanti al quale la città riconobbe l’asilo politico e le cui gesta furono ricordate nel tempo, per aver coinvinto, con la sua predicazione i Pellegrini a raggiungere il Nuovo Mondo. Putroppo non riusci’ ad arrivare a destinazione, ammalandosi durante il tragitto.
Leida possiede diversi musei, straordinari e unici nel loro genere, ed è proprio per questo che non è possibile non visitarla:
– il Museo Nazionale della Antichità, uno dei più grandi archeologici d’Europa dove si trovano collezioni, pittura olandese e fiamminga e dei secoli XVI-XVII
– il Tempio di Teffeh, dove è possibile ammirare un’autorevole sezione di egittologia, tra strumenti per la mummificazione e mummie, corredi funerarie e oggetti rituali, sculture e antichità romane, etrusche e greche, ma anche altri oggetti appartenenti all’archelogia olandese
– il Rijksmuseum het Koninklijk Penningkabinet che possiede la collezione nazionale di cartamoneta, monete, pietre incise, medaglie e stampe
– il Museo Musicale del Palazzo delle stoffe (Stedelijk Museum de Lakenhal), che in origine era un maestoso palazzo noclassico del 1640 e che fu centro del potere economico cittadino perchè sede dei sindaci della gilda dei drappieri, nonchè sala dei tessitori, magazzino di controllo della qualità e borsa dei prodotti tessili
– il Rijksmuseum Boerhaave, dedicato all’omonimo professore, medico chirurgo e botanico, Museo Nazionale della storia delle scienze mediche e naturali, in cui è stata raccolta la storia di cinque secoli di ricerche scientifiche sulla medicina. Qui è possibile ammirare apparecchi di fisica e microscopi dei secoli XVII-XVIII-XX, il planetario di Tracy, termometri fatti costruire da Fahrenheit, orologi a pendolo di Christiaan Huygens e altri ingegnosi dispositivi come i generatori elettrostatici.
– il Teatro Anatomico con la sua notevole collezione di scheletri
– il Museo dei Mulini a Vento dove scoprire tutta la loro storia grazie ben 10 generazioni di mugnai
– il Rijksmuseum voor Volkenkunde, il Museo Nazionale di Etnologia, uno dei più vecchi d’Europa, il più importante d’Olanda, dove dare uno sguardo alla vita dai tropici dell’indonesia ai ghiacci del Polo Nord grazie a collezioni provenienti dalle ex colonie d’oltremare, e in particolare dall’indonesia con sculture giavanesi dello stile Singasari, pitture Wajang di carte, kris malesi, strumenti musicali, utensili e marionette, statue di guardiani di tempi, guardiani e di divinità indù. Qui sono conservati oggetti anche delle civiltà africane, americane, australiane, Aztechi e Inca.
Quindi non potete perdervi la visita a Leida… non indugiate..
23 Luglio 2012 alle 06:37
[…] combinazione di cultura, storia e conoscenza fa di Leida una città al massimo livello per affari, incontri, congressi, ed eventi di piacere. Essa e’ […]