Prendo la Bicicletta
martedì, 20 Settembre 2011Da oggi parte una serie di articoli che narrano la recente esperienza di viaggio di Valentina… sono in tutto 23, 4 verranni pubblicati in questo mese, gli altri ad Ottobre/Novembre. Ogni articolo ha un titolo di poche parole ma proprio per questo motivo molto espressivo.. il resto verrà dopo, leggendo il proseguo con un fiume in piena.. un fiume straripante di informazioni farcite di impressioni ma anche di notizie pratiche che possono essere utili al turista..
Valentina, l’autrice conosciuta per caso sul web grazie a Cristina, ha una grande passione per l’Olanda .. alla continua e minuziosa ricerca dei termini più inusuali ma appropriati, solo come pochi, riesce con il suo stile coinvolgente e trainante a descrivere e rappresentare sentimenti ed emozioni.. bastano semplici parole riportate sul suo blocco degli appunti per illustrare scene di vita quotidiana in terra neerlandese.. le parole sembrano prendere vita, ravvivarsi e avvicinarsi per sussurarci a voce quello che normalmente non riuscirebbero a fare se rimanessero li, scitte su un foglio di quaderno.. Sembra di leggere un libro, leggendolo non si fa fatica ad immaginare concetti e contesto… è già tutto magnificamente e ben predisposto.. Riporto integralmente quello che mi ha scritto per spiegarmi cosa l’ha stimolata a scrivere così della sua recente avventura olandese.. probabilmente riesce meglio lei direttamente a presentare quello che fino ad ora ho avuto difficoltà ad esprimere:
‘forse, anche se io non lo avverto, si intuisce leggendo quello che ora cerco di esporti a parole scritte: io sono certa , per qualche verso, di esser penetrata dentro alla pelle della città, di averne sfiorato qualche corda, di esser entrata nel suo “metabolismo” con un procedere graduale ed inesorabile.
Ora: pur togliendo enfasi e teatralità a quanto scritto poc’anzi, so di essermi comportata come una amante che ha corteggiato la città nella sua essenza, e progressivamente ne è stata conquistata. In questo ultimo viaggio questo l’ho percepito in maniera più forte rispetto ad altri, e talvolta, quando riosservo le immagini o leggo quanto scritto, mi sorprendo quasi di quanto a fondo mi fossi “spinta”-emotivamente, si intende. Per me è stata un’esperienza coraggiosa ed intensa, che mi ha coinvolta completamente, e questo sembra certeamente Infantile, parlando di un soggiorno in un luogo dove vado circa un paio di volte all’anno;ma è stato così.’
‘non c’è –a volte- come lo sguardo estraneo, per sentire di nuovo l’apparteneza del proprio “lavoro creativo” con la propria “anima” che lo ha creato( nel senso più esteso e meno enfatico; di fondo: è stato questo che volevo fare: volevo proprio creare un lavoro di immagini e testo che descrivesse un procedere interiore, attraverso le strade di un porto, che sento molto “mio” e che sento molto come sono io.‘
Su potete vedere una fotina scattata da suo marito in uno dei suoi precedenti viaggi, e che la ritrae per come si vede e si sente…..
Vi lascio alla lettura del primo articolo.. Leggi il resto di questo articolo »