Delft, il sepolcro monumentale della famiglia Reale
Prosegue il resoconto del viaggio stampa Fiori ed eventi. Le bellezze dell’Olanda classica. Sabato 16 Aprile abbiamo visitato Delft. il suo nome significa ‘scavare’ e non è legato a quello di un fiume, come molti credono. Appena arrivati siamo rimasti colpiti dalla piazza, una delle più grandi d’europa, con un’estensione di ben 355 metri tra la Nieuwe Kerk e il Municipio. In quel momento pullulava di gente e manifestazioni, su un palco si poteva assistere ad uno spettacolo di ballo, ovunque s’incontrano negozi di porcellana, pali di illuminazione circondati da anelli ceramica e persino gli specchi dei bagni dei locali sono abbelliti di decorazioni dello stesso materiale.
Il Municipio (Stadhuis) che un tempo era una prigione, oggi oltre ad essere il luogo dove si svolgono le sedute del consiglio comunale è anche una specie di sala ricevimenti per matrimoni e intrattenimento ma sono rimaste ancora le traccie di quello che un tempo era il patibolo dove venivano esposte alla pubblica esecuzione i condannati a morte.
La Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk) che si presenta imponente, pende da un lato con il campanile più pesante d’olanda. Con le sue vetrate multicolore a tassello è una chiesa importante per il fatto che costituisce da secoli il sepolcro monumentale della famiglia Reale dei Paesi Bassi ma non per scelta degli stessi sovrani. Fu il caso a deciderlo, quando il primo della discendenza, il principe Guglielmo d’Orange, dopo la sua morte, fu seppellito a Delft, la città che scelse come residenza temporanea per guidare la ribellione contro gli oppressori spagnoli. E in quel periodo la tomba di famiglia a Breda non poteva essere raggiunta proprio perchè era occupata dalla Spagna. Dopo la sua uccisione, avvenuta il 10 luglio 1584 in questa chiesa vengono sepolti i membri dell’illustre casato. Un elenco gigantesco plastificato ne traccia cronologicamente, anno per anno, l’anno in cui morì ciascuno di loro e indicando Bernhard, marito di Giuliana l’ultimo reale deceduto nel 2004. Finora sono conteggiate 46 le salme.
Il sindaco di Delft è l’unico ad essere nominato direttamente dalla Regina perchè ricopre la figura di guardiano del mausoleo reale. Ogni anno, assieme ad uno dei sovrani, è l’unico ad essere autorizzato ad accedervi per controllare che tutto sia a posto.
Il principe Guglielmo detto anche ‘il taciturno’ perchè non sapeva una sola parola di olandese, fu assassinato per conto degli spagnoli da Balthazar Gerards all’ Het Prinsenhof (il Monastero) dove fu intrappolato e poi ucciso . Ancora oggi si possono scorgere i fori delle pallottole sul muro che costeggia le scale. Bello il giardino che accoglie gli ospiti, peccato aver trovato chiuso il cancello che ci avrebbe condotto ancora più all’interno. Una statua del principe testimonia il tragico evento.
La storia di Delft è legata anche alla produzione della birra, si arrivarono a contarne all’epoca 200, perchè non potendo bere altro, anche i bambini, dopo il periodo di nutrimento del latte, divennero in quell’epoca degli assidui consumatori.. ma la bevenda di allora era un’altra cosa.. di sicuro più genuina.
Nella cittadina costituita da quattordici isole e collegate da ottanta ponti si svolge ormai da 600 anni un mercato delle pulci strapieno di gente tra le strade e lungo i canali fioriti con i ponticelli: anfore, casette, piatti, servizi da caffè, zoccoli e vecchi sellini da bici, i vecchi pattini d’argento tradizionali dal libro di Mary Mapes Dodge Hans Brinker pubblicato nel 1865.
Nel percorso la guida ci ha mostrato una casa privata ritenuta ricca per le numerose vetrate sulla facciate, poi murate.. un modo per rendere nota la propria ricchezza visto che all’epoca vigeva una tassa sull’estensione delle finestre.. ho osservato una particolare attenzione al livello di acqua nei canali, non esiste una città olandese che non abbia un asta metrica di riferimento che rileva il pelo di superficie. Un ufficio apposito ha la responsabilità del continuo monitoraggio e del corretto funzionamento di un particolare sistema che provvede a far girare l’acqua in modo da rimuovere quella che è in eccesso e riportarla ad un livello adeguato.
Non perdetevi il centro di documentazione Vermeer, dove viene illustrato un itinerario alla scoperta della vita dell’artista, su come lavorava, le sue copie, l’arte del chiaro e scuro, ma solo una parte delle sue opere si trovano in Olanda, visto che la maggior parte sono sparse tra acquirenti di tutto il pianeta.. Vermeer dovette continuamente vendere i suoi capolavori per sopravvivere, tanto che la suocera, nella casa di cui viveva, dovette scegliere una tomba economicamente più conveniente, chiedendo che fosse disposta in verticale per recuperare spazio e pagare meno. E pensare che oggi un suo quadro in formato A4 costa 15 milioni di euro.
Potete trovare i dettagli turistici e storici e informazioni sui servizi delle attrazioni nell’articolo che ho pubblicato su Turisti per Caso dal titolo: La ceramica di Delft, tradizione e genealità olandese
Nei prossimi giorni, riporterò progressivamente altre puntate dove vi parlerò con delle splendide foto di quello che ho visitato nella storica fabbrica di ceramica di Delft, a Dordrecht (una delle città più antica d’Olanda), Kinderdijk (i famosi 19 Mulini patrimonio Unesco), Gorinchem e Woudrichem (la vera Olanda).. non mancate…
Tag: blogolanda.it, case tipiche, chiese, Curiosità, delft, mercati, Racconti Viaggi, sovrani
10 Maggio 2011 alle 16:17
Eccoci, Francesco,
Appena tornato da un lungo fine settimana passata a Delft, e subito appare uno dei tuoi articoli meravigliosi.
Ho fatto tutte le scale della torre della Chiesa Nuova, ma visto che soffro di vertigine, ho potuto godere la vista su Delft e dintorni soltanto dopo il mio ritorno alla terra ferma.
Grazie per un bel articolo, e non vedo l’ora per le prossime puntate.
Tanti cari saluti,
Hans.
10 Maggio 2011 alle 16:35
Grazie Hans.. gentile come sempre.. Cri ti fa sempre girare la testa ehh..
11 Maggio 2011 alle 20:27
Il mercatino..avrei comprato di tutto.All’aereoporto volevano farmi lasciare un vaso di ottone antico con manico in ceramica Delft..Giu le mani ho detto il vaso nooooooo ,alla fine si sono impietosi e ora troneggia sulla mia cassapanca antica.
La birra che bevute “Heineken ….e strano non mi sono ubriacata! Se vai a Praga dicono che la loro birra e’ la migliore,se vai in Germania lo stesso, se vai a Cardiff idem..ed in Olanda ugualmente,resta il fatto che un boccale bevuto lungo i canali non ha prezzo.Francesco sono tornata indietro con la memoria
11 Maggio 2011 alle 20:48
ahh simpatica la tua esperienza.. certo i canali.. sei stata davvero brava a convincerli in aeroporto.. qualcosa mi dice che sei un tipo deciso… sono contento di averti fatto ritornare indietro nel tempo 🙂
31 Maggio 2011 alle 20:31
[…] Ecco le puntate successive pubblicate dopo questa presentazione: – Delft, il sepolcro monumentale della famiglia Reale – La famosa ceramica di Delft – Dordrecht, la città dove fu acclamata l’indipendenza d’Olanda […]