L’Open Monumentendag 2010. Gli aspetti del XIX° secolo
Sabato 11 e Domenica 12 settembre 2010 con l’Open Monumentendag, musei, prestigiose residenze private delle famiglie più in vista, chiese, palazzi e monumenti in genere, rimararranno aperti al pubblico in tutta l’Olanda a chiunque vorrà visitarli .. ed è tutto rigorosamente gratutito.
Si tratta di un evento eccezionale che capita solo una volta all’anno dato che i beni architettonici, come in tutte le altre parti del mondo, rimangono solitamente chiusi, ancora più sorpredente è pensare di visitarne liberamente ben 4.000.
Durante gli ultimi vent’anni, l’evento fa parte del calendario culturale olandese ed ha portato in modo rilevante a sostenere e a rafforzare la conservazione dei monumenti storici nei Paesi Bassi oltre che a consentirne il risveglio periodico.
Le attività che si organizzano come in ogni edizione per l’occasione sono davvero numerose: teatro, musica e ballo riporteranno questi monumenti storici al loro antico splendore.
Ogni anno l’evento ha un tema, quello di questo anno è il diciannovesimo secolo. Un secolo con due facce: da un lato, le innovazioni tecniche della rivoluzione industriale, dall’altro la rinascita storica degli stili architettonici. Una miscela che ha portato un’innovazione abbastanza sorprendente in alcuni edifici.
Il XIX° secolo fu un momento di cambiamento turbolento che ha trasformato in modo rilevante anche i Paesi Bassi nel pensare alla necessità di progettare prima di intraprendere qualsiasi modifica urbanistica. Furono utilizzati nuovi materiali come ghisa, acciaio e cemento armato. Molte città furono completamente trasformate, le mura medievali furono demolite in tutto il paese, consentendo di ampliare enormemente gli agglomerati urbani verso campagna. Una necessità impellente dovuta al sovraffolamento per la crescita della popolazione e quindi all’esigenza di tutelare anche la salute pubblica. Per la prima volta, come non era mai accaduto prima, riscaldamento e servizi igienici sono stati disponibili ad una parte molto più ampia della popolazione. Gli arredi delle abitazioni divennero un prodotto di largo consumo, mentre il design si adattò ai gusti della nuova società borghese.
Quando le corporazioni furono sciolte nel 1818, emerse nei Paesi Bassi una nuova libera professione quella degli architetti e degli ingegneri. Il compito che fu loro affidato è stato quello di definire l’aspetto corretto per i nuovi edifici. Oltre alle fabbriche e altri luoghi di lavoro dell’industria moderna, vi erano quelli nuovi della società borghese emergente: grandi magazzini, centri commerciali e stazioni ferroviarie, strutture ricreative e di intrattenimento quali musei, giardini zoologici, parchi, teatri, sale concerti e sedi sportive.
I liberi professionisti dell’epoca fecero riferimento ai precedenti stili. Ad esempio l’architettura neo-classica fu ritenuta idonea per gli edifici che dovevano irradiare energia, mentre il neo-gotico è stato utilizzato per quelli nuovi, soprattutto le chiese cattoliche. Il Rinascimento olandese è stato considerato lo stile architettonico nazionale associandolo all’Età dell’Oro e al protestantesimo. Quindi in definitiva gli architetti avevano semplicemente preso in prestito i precedenti combinati stili storici, senza invece definire un proprio stile.
Mostre ed esibizioni di questo Open Monumentendag focalizzeranno e metteranno in luce tutti questi aspetti cosi’ particolari.
Tag: Amsterdam, arte, Attrazioni, chiese, Eventi, musei, Olanda, open monumentendag, storia, villaggi
8 Maggio 2011 alle 11:28
Ciao, concordo pienamente complimenti per l’articolo 🙂