Olanda diario di bordo Boekanier 37. Il viaggio in barca fai da te di Valerio e Donato
Ecco questa seconda puntata di Valerio che nel suo racconto narra con tutto il suo entusiasmo di un viaggio fatto in barca nelle acque olandesi e tutto prenotato su internet.. una vacanza, che lui stesso definisce incredibile, la più impensabile e bella che potesse capitare.
Nessuno di loro aveva mai utilizzato una barca, eppure, in appena 20 minuti, la grande efficienza olandese, li ha resi già padroni del mestiere.. Nel suo racconto Valerio esprime a grande voce quel senso di libertà e indipendenza nel giorovagare in battello e approdare nei porti.
Un viaggio che a suo dire è stato oltre che meraviglioso soprattutto economico. Ma vi lascio alla lettura dei dettagli e alla vista di foto straordinarie che hanno immortalato particolari dettagli, di sicuro unici e originali.
Arrivare dal sud italia, fino in Olanda non è uno scherzo, anzi sono davvero tanti chilometri, ma la compagnia era quella giusta.
Quattro di noi partivano da Potenza, gli altri tre si sarebbero aggiunti a Bologna. La tappa di Bologna risulta sempre ottima per spezzare il viaggio.
Stipate 7 persone in una Gran Scenic (7 posti) ovviamente… partiamoda Bologna la sera, alcuni amici ci hanno gentilmente prestato un porta pacchi per auto (un baule a siluro). Partiamo verso le 23 per viaggiare comodamente la notte, evitando traffico il traffico estivo di agosto, dopo 11 – 12 ore di auto, tra soste fisiologiche, rifornimento, attraversando la Svizzera e la Germania entriamo in Olanda a Venlo, poi puntiamo verso nord e arriviamo a Amsterdam, dove abbiamo deciso di alloggiare una notte in un ostello (una nave adibita a ostello, una scelta che risulterà non felice… ma sorvoliamo).
La mattina dopo andiamo a Marken e Volendam e poi verso Sneek, la barca la possiamo ritirare dalle 15 del pomeriggio.
In segreteria saldiamo la quota e versiamo la caparra e chiediamo (visto che nessuno di noi ha mai portato una barca) di avere un piccolo training sulla navigazione e la vita di bordo.
L’efficienza olandese non mi è nuova, e mentre una parte del nostro equipaggio va in città a fare compere, con alcuni membri della ciurma eseguiamo in 20 minuti un giro di prova per prendere familiarità con la nostra barca ‘boekanier 37′ (che ci farà da casa per i prossimi giorni). In venti minuti ci spiegano tutto… da come accenderla.. a come manovrarla..l’attracco, come leggere la cartina che ci hanno fornito, come fuziona il gas per cucinare, le batterie per la corrente e la luce… in poche parole… siamo pronti.
Carichiamo le vettovaglie e salpiamo!! Che bello navigare nei canali, incrociare le altre imbarcazioni e salutare con un cenno della mano, ormeggiare e cucinare in barca.
Era il 2006, a poppa sventolava la bandiera italiana per ricordare a tutti, soprattutto ai tedeschi che eravamo CAMPIONI DEL MONDO!!
Abbiamo vissuto da olandesi, fermandoci a dormire ormeggiando lungo gli argini in città (Grou, Leeuwarden, Boswal, Sneek) o in
porti (Workum, Stavoren) a prezzi accessibilissimi, con anche la possibilità di usufruire dei bagni pubblici, corrente elettrica, anche della piscina del porto!!
Abbiamo fatto la spesa nei supermercati, cercando di tradurre gli ingredienti che ci servivano per cucinare.
Ci siamo fermati a aspettare l’apertura dei ponti (l’addetto fa pausa pranzo dalle 12 alle 13), e noi puntualmente eravamo davanti a un ponte alle 12.
Abbiamo conosciuto una famiglia che festeggiava i 50 anni di matrimonio su una barca. E’ stata una vacanza incredibile, la più impensabile e bella che potesse capitare..
Questi sono stati i punti del nostro viaggio: siamo partiti da Sneek…Grou…Earnewald…Warten…Leeuwarden…Deinum…Easterlittens…
Wommels…Bolsward…Workum…Stavoren…Heeg…e poi Sneek
Ecco alcune foto del Holland on boat – diario di bordo boekanier 37 assieme ad altri album, il pub irlandese O’sheas e pub THUNDER ROADHOUSE che sul muro esterno ha il disegno del biker e del capo indiano.
Entrambi di Eindhoven, assieme ad altre immagini della città stessa di Eindhoven)
Alcune foto sono anche un pò bizzarre di un concerto hard rock tenuto sul tetto di un casa.. nel retro del pub
Foto e racconto sono di Valerio (suborangedog@hotmail.com)
Tag: battelli, Racconti Viaggi
1 Febbraio 2010 alle 16:10
@Cristina… come vedi ci sono anche le foto di Eindhoven..i pub di Stratumseind… O’sheas pub (in centro, vicino il Muziekcentrum)… spero di ritornare presto
2 Febbraio 2010 alle 08:38
Valerio, grazie, bellissimo pezzo….sì, riconosco qualcosa…
Carina la storia del giro in barca! In quanto alla Philips, Eindhoven è la Philips; o, almeno lo è stata per tanto tempo. Dicono che ad Eindhoven si trovano il 37% delle maggiori industrie.
Sono contenta che tu ti sia divertito. Torna presto, allora!
Adesso vado a spalare la neve…dal tetto della mia Fiat 500 ( piena di fiori che ci ho incollato sopra! Francesco ha anche pubblicato la foto); poi torno in casa e penso che inizierò un lungo letargo…svegliandomi a primavera!!!!!
Doei! Come dicono gli olandesi ( si pronuncia “dui”); una specie di CIAO!
Cristina
12 Marzo 2010 alle 23:31
Ciao Valerio,
che dire…anche io ho riconosciuto qualcosa nel tuo materiale documentale. Anche a me è capitato di cantare con il bicchiere di birra in una mano e l’altra in tasca, nel pub O’Sheas. Pezzi come “wild rover” e “wiskey in the jar” che, anche se canzoni tradizionali irlandesi sono per me indissolubilmente legate alle notti olandesi di Eindhoven…finite magari mangiando frikandel acquistate dai distributori sulla piazzetta davanti al pub reepestel lungo Stratumseind.
E ogni volta che torno dall’Olanda (anche a me capita spesso di andarci…sono appena tornato mercoledì sera) seduto in aereo sul mio posto lato corridoio, chiudo gli occhi e rivedo immagini, visualizzo dei particolari, degli scorci, dei volti, materializzo delle voci, che forse sono quelle dei passeggeri che ho intorno e prolungo idealmente la mia permanenza in Olanda.
Quindi compimenti per le tue foto (goed zo!) che mi hanno dato modo di rivivere qualche minuto in Olanda, anche se alcune come quella della Witte Dame sono un pò di parte…
Sono appena tornato e sto già pensando a quando riandrò a maggio…
Tot ziens.
marco