Tolleranza verso gli immigrati. Cosa sta cambiando in Olanda
Fece scalpore due anni fa, quando fece il giro d’europa la notizia secondo cui per entrare in olanda si doveva superare un test di lingua e cultura generale al telefono: l’immigrante candidato doveva dimostrare “la sua capacità di adattarsi alla vita olandese” affrontando delle prove di integrazione, un esame sulla cultura e i valori fondanti della società olandese.
Ancora più polemiche per test per gli immigrati con bacio gay. Il filmato che si voleva mostrare agli stranieri che chiedevano il visto d’ingresso, doveva comparire anche una donna in topless.
Dopo il test a punti per vagliare una conoscenza minima del popolo e della lingua olandese, nella seconda parte si doveva mostrare un filmato per stabilire in modo obiettivo l’adattabilità degli immigrati, la loro preparazione alla transizione al nuovo stile di vita, e la loro disponibilità a integrarsi.
Con questi provvedimenti, secondo una ricerca presentata da ‘Le Figaro‘, il Paese più severo d’Europa contro gli immigrati è incredibilmente proprio l’Olanda, infatti, la legge olandese mira principalmente a frenare l’arrivo di immigrati dal Marocco e la Turchia.
In Olanda, la difficile convivenza tra le varie etnie è dovuta alla tensione che si è creata dopo l’uccisione del leader populista Pim Fortuyn e del regista Theo Van Gogh ad opera di estremisti islamici.
In questa terra vivono già circa 3,1 milioni di immigrati (dei quali circa un milione di turchi e marocchini sono di religione musulmana) su una popolazione di 16 milioni di abitanti e ogni anno ci sono circa 15 mila extracomunitari pronti a fare il test, molti dei quali hanno già mariti, mogli o parenti residenti nei Paesi Bassi.
Gli olandesi stanno cercando in tutti i modi di venire incontro alle esigenze degli immigrati riservando loro servizi e ospitalità eppure l’emarginazione è forte davvero in tutti i sensi, i bambini non avendo l’appoggio familiare adeguato non riescono a finire la scuola e molti si dedicano al crimine ancora prima di compiere 10 anni.
Ma perchè questo atteggiamento europeo nei confronti degli immigrati, ed in particolare degli islamici ?
La risposta a questa domanda forse potrebbe essere:
Perchè in Olanda hanno timore di perdere quella liberalità che ha da sempre contraddistinto la sua cultura, se al potere andassero gli stranieri o comunque chi sostiene le loro idee ?
Anche nel Paese della libertà verso qualsiasi dottrina, la tolleranza si sta approssimando vicino allo zero ma non per una condanna per chi professa dottrine e culture differenti da loro, visto che da sempre hanno accettato qualsiasi diversità ma per il rischio che venga tolta a chi abita in Olanda quella libertà che tanto amano e che da sempre hanno difeso anche per gli altri.
Il problema dell’immigrazione è sempre stata al centro di accese discussioni politiche.
La crisi che paralizzò il governo olandese fu provocata da una mozione parlamentare di sfiducia nei confronti di Rita Verdonk.
Mozione approvata perche’ la Verdonk si era rifiutata di bloccare le espulsioni degli immigrati irregolari
Ma già in passato l’ex ministro degli Interni olandese fu protagonista di una controversa vicenda che aveva causato le dimissioni della Coalizione del Centro Destra Olandese, vicenda nella quale fu coinvolta Ayaan Hirsi Ali, la ex-parlamentare di origine somala
Comunque anche altre nazioni non fanno eccezione, ad esempio, nella stessa ricerca de ‘Le Figaro0’ viene documentato come in Germania, dove circa l’8,9% della popolazione è composta da stranieri, nel gennaio 2005 è stata approvata una legge che limita fortemente l’ingresso dei lavoratori altamente qualificati, rendendo più complicato presentare una domanda di regolarizzazione e facilitando le espulsioni. Addirittura, nel Land di Bade-Wurtemberg è stato introdotto un trattamento specifico che valuterà “caso per caso” se concedere la cittadinanza tedesca ai musulmani.
Anzi si sta pensando ad un test con immagini di nudita’ sullo stesso modello olandese.
In Danimarca la nazionalità si acquisisce solo dopo un test molto difficile di lingua e cultura generale ed è sufficiente una condanna superiore a 18 mesi di carcere per perderla definitivamente. Alle coppie ‘miste‘ viene chiesto di avere un alloggio, un reddito sufficiente e di depositare almeno 8.000 euro su un conto che rimane bloccato per sette anni, la somma è maggiore dei 350 Euro chiesti invece dagli olandesi per il test.
In Austria, 3 anni fa è stato allungato il periodo necessario per chiedere asilo e sono state inasprite le pene per i matrimoni banchi, celebrati solo per ottenere la cittadinanza.
Più delicate la Gran Bretagna dove è al vaglio un piano di controllo elettronico delle frontiere con un sistema a punti per cercare di privilegiare gli immigrati considerati più ‘utili‘ e la Spagna in cui si pensa anche di dividere i permessi di soggiorno per settori economici, favorendo quelli più bisognosi di manodopera.
Per finire ecco un’esperienza di Rossella, un’altra italiana in Olanda che ho avuto modo di conoscere attraverso questo stesso blog.
La lettura non è una delle più piacevoli, probabilmente non era un bel giorno per Rossella ma in qualche modo esprime i sentimenti e le sensazioni di alcuni nostri italiani che vivono in terra straniera.. infatti sono proprio queste le parole che lei usa, quando, parlando in particolare del comportamento della polizia olandese nei controlli su permessi di soggiorno,. si sente per la prima volta straniera.. ma non dovrebbe essere così se siamo tutti cittadini di una grande Europa
E poi la cultura degli olandesi nei confronti di chi straniero in realtà non lo è, è davvero così inflessibile e rispettosa di tante regole, nessuna esclusa ?
Vi copio ciò che ho scribacchiato in treno nella tratta che ho percorso giovedì, ovvero da Hengelo ad Alkmaar, passando e ripassando per Amsterdam. Vivo in una regione isolatissima e la vita non è affatto facile come me la aspettavo.
Da Hengelo, Alkmaar, Amsterdam
Vorrei sempre vederla così, l’Olanda, dal finestrino di un treno. Per ammirare la sua superficiale perfezione. Per non dover subire le piccole angherie e gli sguardi malvagi delle piccole persone di una provincia lontana, di periferia e confine, dove gli stranieri non vengono accettati. Dal treno caldo vedo le vacche grasse, le pecore, le papere sul canale ordinate, come quelle che si mettono nel presepe a Natale.
I giardini ugualmente perfetti e decorati sono spesso facciate di case sporche, polverose, piene di scarafaggi, vermi e topi.
L’Olanda di provincia è molto dura ed io non me l’aspettavo.
Oggi scappo, al nord, a un convegno internazionale di persone come me. Non vedo l’ora di confrontarmi. E poi un paio d’ore ad A’dam mi rinfrancheranno un po’. Ho bisogno di respirare aria di città. Voglio dimenticare, per oggi, la mia villetta lontana dal mondo, lontana dalle fermate del bus, dai negozi, dalla stazione, da qualunque spazio sociale. Voglio dimenticare i cani lasciati sciolti da padroni stronzi, che mordono. Ti strappano il giubbino. E nessuno ti chiede scusa. Voglio dimenticare la polizia di notte, che circonda la casa e sale sul tetto. Che ti sveglia con le torce puntate in faccia. Carta d’identità, contratto di lavoro, contratto di affitto di casa.
Io sono straniera, mi sento per la prima volta straniera, quando da sempre mi sono considerata europea.
Grazie, contadini del Twente.
18 Gennaio 2013 alle 23:36
Sono italiana e vivo in Olanda da molti anni. Personalmente non ho mai avuti
Problemi in questo paese. Amo la loro tolleranza, la semplicita’ e l onesta.
Come si fa a criticare questo popolo? Per chi veramente lo vuole c e’ lavoro
In ogni settore, certo bisogna parlare la loro lingua, adattarsi alla loro
Mentalita’ e non stare sempre a criticare. E’ il paese piu’ democratico
Che conosco. L unico punto negativo e’ il clima.
Ognuno e’ razzista nel profondo, noi italiani lo siamo sicuramente.
27 Agosto 2013 alle 13:36
Che vergogna¡¡¡
Non posso credere che questo giorno passa oggi
In America avete i vostri diritti e non è così gli immigrati