BlogOlanda

A distanza di solo 1 mese dalla pubblicazione dell’articolo sulla rivista cartacea del Millionaire, ecco vivere un’altra esperienza fantastica.
Giovedi 7 Maggio 2009, una data da ricordare. E’ il giorno in cui Google Italia mi ha invitato presso la sua sede a Milano per raccontare al web il successo di Amsterdamtour.it e annunciare a tutti quelli che vorrebbero pubblicare un sito su internet per divulgare le loro esperienze e condividerle con gli altri, che possono autofinanziarsi, grazie agli introiti di Google Adsense.
Il messaggio che spero di essere riuscito a trasmettere, visto che l’emozione ha preso il sopravvento, è quello che per arrivare a fare questo, occorre produrre contenuti di qualità, unici e originali che possano attirare l’attenzione ed essere utili. Questo richiede impegno e dedizione, passione ed entusiasmo nel voler fare qualcosa che possa essere di aiuto agli altri.

Ma il momento è stato davvero bello in tutti i sensi, perchè ho avuto la possibilità di vedere personalmente la sede di Google Italia, guardare chi lavora dietro le quinte al più grande motore di ricerca che esiste al mondo, vivere con loro una mezza giornata di attività.
Gli ambienti sono davvero come vengono raccontati nelle riviste specializzate: open space, tante scrivanie con i pc, l’una attacata all’altra, simboli di google ovunque, sopra le lavagnette dove vengono riportate idee e progetti, incorniciate in tanti deliziosi quadretti, il graffiti davanti il quale sono stato intervistato poi era davvero pittoresco. Un albero al centro della sala e una bicicletta vera, le tradizionali poltroncine in tinta rosso fuoco, tanti cartoni buttati qui e là. Le varie salette predisposte per le riunioni recavano in modo preciso chi aveva diritto ad occuparle in quel giorno e per quanto tempo secondo una programmazione prestabilita e concordata, segno di un’organizzazione precisa e puntuale nell’organizzare anche le piccole cose ma importanti. La nostra è stata l’ultima, accanto al graffiti.

Il clima di lavoro è disteso e amichevole, quasi fraterno ma soprattutto informale, non occorre mettersi in giacca e cravatta per dimostrare il proprio valore. Come ha detto Alessio Cimmino, responsabile delle Relazioni pubbliche sembra di trovarsi a casa propria. Non esistono burocrazia, livelli superiori e inferiori se non sulla carta: ad esempio, Giorgia, il responsabile marketing di Google Italia si è comportata come una semplice amica e collega di Alessio. Sono tutti nella stessa barca.
Il luogo di ritrovo di tutti è il bar, dislocato in prossimità di alcuni uffici a vetrata, il luogo dove mi è stata offerta una magnifica colazione: oltre al latte, caffè, bibite, ho mangiato delle piccole brioche al burro e della torta. Tutti seduti ai tavolini a chiacchierare come vecchi amici, quasi ci si trovasse in un pub.

A Milano sono arrivato la sera prima per essere sicuro di arrivare puntuale la mattina successiva, cosa che ho fatto anche con un anticipo di mezz’ora rispetto all’ora stabilita per l’appuntamento.
La sede di Google si trova in Corso Europa 2, proprio alla fine della strada che parte da Piazza San Babila, dove l’autobus n.73 (dalle ore 5.35 allre 00.35 di tutti i giorni con una frequenza di 10 minuti. Biglietti in bar, edicole e tabaccherie non sul mezzo) mi aveva lasciato il giorno prima, dopo l’arrivo all’aeroporto di Linate. Devo dire in tutta sincerità che nonostante avessi organizzato il viaggio alla perfezione tra stampe di Google Maps, orari di bus e metrò, avevo dimenticato il numero civico preciso.. non è stato facile, a quell’ora, reperire l’informazione da chi si trovava nei paraggi, mi è stato di aiuto un bar che sembra trovarsi in quella via da svariati anni.
Infatti, la scritta famosa “Google” si trova all’interno del portone. Alle ore 8.30, salgo al 2° Piano e trovo una vetrata, con dietro la reception, ma in realtà, poi sono stato dirottato al 1° Piano dove ho aspettato in una saletta l’arrivo di Alessio. Alessio Cimmino, una persona seria e carismatica, non poteva essere diversamente, essendo il responsabile delle Relazioni pubbliche di Google Italia, da subito ho percepito che sapeva il fatto suo. Si è reso imediatamente disponibile a qualsiasi mia necessità, ed è stato un vero piacere conoscerlo e parlare assieme dei servizi di Google, delle motivazioni che mi hanno spinto ad intraprendere il progetto e di quello che farò in futuro per il nuovo giornale online a cui darò vita con alcuni lettori del blog.
Abbiamo parlato dell’utilità delle risorse che avevo creato, del supporto continuo e prezioso dei visitatori, di quel rapporto umano e di amicizia che si era instaurato con loro nel tempo. Avremo parlato l’intera giornata ma all’improvviso ecco arrivare il giornalista di ConTECH con telecamera e microfono, pronto per partire con il servizio.
Come ho avuto modo di verificare anche dopo con una bella chiaccherata, Mark Perna è un vero professionista nel suo settore e in particolare della tecnologia e del mondo del web, autore fra l’altro di PanoramaWeb, giornale cartaceo dei primi anni del 2000 in cui fu pubblicata la recensione al portale sulla mia città che gestivo con altri amici. La sua esperienza deriva anche da qualche anno passato negli states, dove si può percepire il trend di qualsiasi fenomeno degli anni a venire. Incredibile imprenditore di se stesso e da vero protagonista degli articoli che verranno poi pubblicati dalla redazione, è un personaggio dotato di grande entusiasmo e capacità comunicativa, precursore molto probabilmente di quello che ci aspetterà il futuro. Prossimamente si dedicherà infatti ad una rubrica che curerà lo “Spin-off”, ossia come riuscire a non essere raggiungibili o identificabili, in un’era in cui, per effetto delle nuove tecnologie, tutto è tracciato e rintracciabile. Secondo lui, da qui a vent’anni, la necessità di dover rivolgersi a nuove forme di energia pulita e rinnovabile (green), sarà un nuovo punto di partenza per le nuove attività che ne deriveranno: ci sarà tanto da fare, nulla quindi è esaurito o è crisi, perchè esiste un intero mondo da rifare e per cui lavorare.
A fine lavori, abbiamo parlato del futuro del web, che per poter venire sempre più incontro alle esigenze dei suoi fruitori, un un’epoca, dove le informazioni stanno crescendo in misura esponenziale anche sottoforma di nuovi contenuti multimediali e il tempo è divenuto una risorsa di inestimabile valore, Internet dovrà avere una componente semantica tale da comprendere il contesto di quello che l’utente richiede nel corso della sua interrogazione e rispondere nel più breve tempo possibile.

Nel corso dell’intervista ho avuto qualche problema emozionale: seduto davanti al graffiti di GOogle, con una telecamera che mi riprendeva, sebbene non era in diretta, la voglia di dire tanto in un brevissimo momento (1 minuto e mezzo) e allo stesso tempo il timore di sbagliare hanno preso il sopravvento, ma Alessio e Mark sono stati davvero bravi a mettermi a mio agio e alla fine qualcosa sono riuscito a dirla.. Secondo loro ho comunque trasmesso quell’entusiasmo che da sempre mi ha accompagnato in questa bella avventura. Gli esempi e i consigli pratici su come implementare il prodotto di GOogle Adsense saranno oggetto poi di successivi approfondimenti. Più professionali, sono stati poi i contributi che integrati al mio, costitueranno il servizio vero e proprio, ossia, quelli di un ragazzo che ha realizzato un sito sull’amore e che ripreso in teleconferenza ha riportato la sua esperienza, oltre ovviamente a quella di Giorgia, responsabile Marketing di GOogle, che ha descritto in modo particolareggiato le funzionalità e il successo di GOogle Adsense.

Ore 11.30 saluti e ringraziamenti, foto ricordo, (se avessi potuto avrei fotografato ogni più piccolo angolo degli uffici di Google e ogni suo collaboratore). Il resto: giro libero a Milano, una giornata di sole incredibile, tanto da invogliare delle scolaresche a delle gite in città. In particolare sono rimasto ad ascoltare una maestrina, davvero preparata, che raccontava ai suoi alunni la storia dall’epoca dell’antica Roma. Che carini quelli che usando per appoggio la schiena dei loro amici, trascrivevano su un blocchettino degli appunti. Tra loro c’erano dei cinesini o dei ragazzi di colore, erano perfettamente integrati. In piazza Duomo, folle di teenager si affannavano per mostrare i loro manifesti a MTV che li riprendeva dall’alto e in diretta. E ogni volta che riuscivano (lo capivano da uno schermo gigante), un urlo di grande entusiasmo si solleva in cielo. Anche a Milano, l’educazione sulla circolazione stradale non è una delle migliori: la corsa di un tram aveva bloccato la viabilità di una via centrale e trafficata a causa di un’automobilista che aveva parcheggiato il mezzo dove non poteva. Il conducente è dovuto scendere per cercarlo in zona e chissà per quanto tempo.. roba da pazzi.

Avendo a disposizione il biglietto (3 Euro) della Metropolitana valido anche per tram, autobus e per tutta la giornata (peccato a saperlo non avrei comprato quello Andata e Ritorno (1+1 Euro) da San Babila a Linate), mi sono spostato velocemente ad attrazioni come il Castello Sforzesco. Dietro c’è un parco.. non lo sapevo.. 5 mesi prima avevano chiuso tutte le uscite e c’era gente a spalare la neve. Prima di concludere la giornata con uno dei lettori di BlogOlanda, nell’affannosa ricerca di un negozio per bambini (praticamente inesistente, se non fosse per quello ubicato nei pressi del Tribunale, ho dovuto poi rimediare sul solito Disney Store), mi sono dedicato ad un’immersione di lettura nei 5 piani della mia libreria preferita: l’Hoepli. Un articolo di Repubblica, affisso in tutti gli spazi possibili e immiginabili, annunciava di come la vendita online della Hoepli aveva superato quella tradizionale, oltre ad enunciarne i benefici e gli aspetti positivi.

L’incontro con Simone è stato davvero gradito da entrambi: seduti a bere al Macdonalds, abbiamo parlato della giornata di Google, degli impegni quotidiani e soprattutto del progetto che con Cristina che ci accingiamo ad intraprendere con un’altra persona misteriosa. Una veloce foto davanti al Duomo e via di corsa verso l’aeroporto. I miei calcoli erano esatti, mi sono trovato li 2 ore prima, in realtà tra cammino a piedi, autobus, traffico, ceck-in (tradizionale), controlli di sicurezza e arrivo al gate, è stato sufficiente solo 1 ora, ma in questi casi, in una metropoli come Milano, ricettacolo di possibili imprevisti, le precauzioni non sono mai troppe.
Sono stato costretto a prendere l’Alitalia, perchè era l’unica compagnia che, per gli orari di permanenza che mi ero prefissato di avere a Milano, arrivava a Linate (aeroporto più vicino alla città) e mi consentiva di prendere quei mezzi pubblici (la metropolitanta corre dalle ore 7.00 alle ore 00.15) che mi avrebbero portato in periferia dove ho poi alloggiato. Strano al ritorno tornare con Airone che ormai fa parte della nuova Alitalia e vedere nei pannelli di Arrivo e Partenza ancora l’esistenza di VolareWeb, tutti componenti di una grande famiglia.

Rispetto alle compagnie di volo lowcost, il costo del Taxi (anche se mi hanno riferito essere meno oneroso rispetto a quello della mia città) e di quella dei trasferimenti da Malpensa, avrebbero grosso modo raggiunto alla fine il prezzo del biglietto che ho dovuto pagare per viaggiare con l’Alitalia, senza contare poi la comodità di farlo nelle ore diurne.
Anche la nuova Lufthansa Italia copriva lo stesso percorso, ma il costo, anche se minore, era comunque proibitivo, sebbene, da quello che mi hanno raccontato, il servizio a bordo è di gran lunga migliore: nonostante si tratti di solo 1 ora e mezza di viaggio, il pranzo offerto è come quello servito per i voli internazionali e non un semplice bicchiere di aranciata e un pacco di salatini.

Spero di essere riuscito ad imprimere bene pensieri e sensazioni per scolpirli qui bene nel blog in modo indelebile e soprattutto di essere riuscito a trasmetterveli.

Coincidenza fortuntata, lo stesso 7 Maggio 09, Neapolis di Rai 3 (anche se si è riferito alla vecchia versione) ha parlato di BlogOlanda.it

Tag: amsterdamtour.it, blogolander, recensioni, tecnologia

Questo articolo è stato pubblicato il venerdì, 8 Maggio 2009 alle 13:34 e classificato in Dicono di BlogOlanda.it. È possibile seguire tutte le repliche a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, oppure fare il trackback dal tuo sito.