I Reality li hanno inventati gli olandesi
Non proprio tutti ma probabilmente la maggiorparte delle stravaganze televisive provengono proprio dall’0landa, il Paese definito da il Giornale “colpevole” di aver inventato il Grande fratello e tanti altri format che con la scusa di portare la realtà in diretta sul piccolo schermo, in concreto invece appagano solo i bisogni morbosi dei telespettatori finendo spesso per soffermarsi sugli aspetti più beceri e degradanti della quotidianità.
Secondo Cultumedia.it i reality olandesi più recenti, rispetto a quelli italiani sembrano per la maggior parte delle volte puntare di più alla costruzione di relazioni sociali e al soddisfacimento di curiosità. Nella terra tulipani e dei mulini a vento si tende meno al gossip, alla lotta per l’inquadratura fine a se stessa, allo scandalo gridato ai quattro venti, privilegiando invece il contesto e le capacità personali di chi sta di fronte alla telecamera.
Tra i tanti format del passato riprodotti dagli olandesi in Italia, si può menzionare 1 contro 100 di Amadeus, una trasmissione del quale detiene i diritti la Endemol olandese.
Con la Endemol gli olandesi hanno inventato un nuovo modo di fare TV su larga scala, offrendo alle reti televisive di tutto il mondo un format, ossia dei programmi già pronti che i clienti devono poi realizzare e mettere in onda.
Ed è proprio il concetto di format la chiave che ha creato il mercato internazionale delle produzioni televisive, una sorta di brevetto in grado di tutelare l’inventore di uno schema di programma, anche attraverso la fornitura alla emittente televisiva destinataria del servizio di tutto l’occorrente per organizzare la produzione.
La Endemol con sede in Olanda e presente in 25 Paesi e cinque continenti, è una casa di produzione acquistata dal consorzio formato da Mediaset, da un fondo di private equity di Goldman Sachs e dal fondo Cyrte di John De Mol, con una capitalizzazione sul mercato di circa 3 miliardi di euro. Nel 2006 ha registrato un fatturato di 1.117 milioni, con utili per 96,8 milioni.
John De Mol, fondatore assieme a Joop van den della Endemol, divenuto proprio grazie a questa idea una delle 500 persone più ricche del mondo, ritorna con questa operazione ad essere coproprietario della casa di produzione. La quota di controllo di Telefonica è al momento del 75%, lo stesso colosso spagnolo delle telecomunicazioni al quale l’aveva ceduta nel 2000 per un miliardo e mezzo di euro e che ultimamente ha fatto parlare la stampa italiana per la partecipazione nell’acquisto di parte di Telecomitalia.
Molti dei programmi della Rai derivano dal format di Endemol (e’ sufficiente dare un’occhiata ai programmi elencati al sito web della localizzazione italiana), quindi in qualche modo Mediaset anche se indirettamente sarà coinvolto in tutto ciò che di reality riguarda la tv di stato.
Secondo TvBlog.it il primo paese a trasmetterlo è stato infatti ancora l’Olanda (‘Eén Tegen Honderd’ il nome del programma), ma la sua versione più conosciuta è quella in onda da ottobre 2006 sul network americano NBC, dal titolo di 1 vs 100.
‘Boer zoekt vrouw‘ in italiano ‘Contadino cerca moglie‘ è un reality olandese in cui sono protagonisti dieci simpatici contadini che aprono le porte della loro stupenda fattoria a venti donne nubili, amanti della campagna e della vita all’aperto. Per ogni contadino ci sono, due donne pronte a sposare la vita campestre, ma spetterà al contadino scegliere colei che alla fine potrà vivere insieme a lui.
Questo assomiglia tanto a quello italiano ‘Uno, due, tre… Stalla!’ solo che in quello olandese i concorrenti hanno scelto di partecipare al programma non tanto per diventare famosi ma per trovare veramente l’anima gemella. Lo dimostra anche il fatto che nell’ultima puntata i familiari di ogni contadino fanno davvero e personalmente la conoscenza della nuova compagna indipendetemente da quello che possono aver visto in tv.
I contadini stanno bene nella loro fattoria e non cercano pubblicità, né hanno voglia di cambiare mestiere e intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo. Le donne si innamorano davvero del contadino, che non sarà mai bello come Brad Pitt ma che non è nemmeno famoso come il Costantino di turno.Nei Paesi Bassi, a differenza dell’Italia, lo show ha appassionato milioni di telespettatori, tra cui Cees Veerman, il ministro dell’Ambiente.
Ecco anche ‘Groeten uit de rimboe’ (Saluti dalla giungla), un altro reality olandese
che ha osservato per diversi mesi tre famiglie (due olandesi e una belga) negli angoli più impensabili del mondo.
La famiglia Bregman, composta da una coppia insieme alle cinque giovani figlie, ha vissuto ad Hagahai, nella Papua Nuova Guinea, in un villaggio di capanne abitato da simpaticissimi indigeni che hanno dimostrato ospitalità, generosità e anche un pizzico di interesse per quelle cinque giovanissime donne olandesi dai capelli biondissimi e dalla carnagione diafana.
La famiglia de Jonge, invece, ha avuto confrontarsi con un popolo dell’Etiopia, mentre i Laseure (una famiglia belga) ha vissuto la propria esperienza in Ecuador.
La particolarità di questo reality era il proposito documentaristico del programma. Nessuno vinceva, nessuno perdeva ma tutti, spettatori compresi, si arricchivano culturalmente da questo scambio. Uomini e donne del luogo camminavano nudi (e senza censure televisive, visto che si andava in onda in prima serata) accanto agli impacciati europei, che si ostinavano a tenere addosso quegli ingombranti, scomodi e inutili vestiti.
Il programma ha avuto successo e ha appassionato numerosi telespettatori proprio per l’interscambio culturale tra un popoli civilizzati e non. Il paesaggio era bello come l’Isola dei famosi, ma nessuno litigava o si lamentava per le scomodità e il cibo cattivo. Al contrario, si costruivano relazioni sociali e si entrava a contatto con una nuova cultura.
Il 20 Febbraio 2007 andò in onda tra i cinque canali più seguiti dei Paesi Bassi, l’Sbs6 ‘Amore a seconda vista‘ o ‘Amore al secondo sguardo‘, in un primo tempo doveva chiamarsi ‘Monster love‘, cioè “Amore mostruoso“.
Uno show che ha tentato di dimostrare che l’amore è cieco in cui ragazzi e ragazze con un difetto fisico ben visibile sotto l’occhio dei riflettori sono stati invitati a trascorrere un fine settimana insieme in un villaggio turistico con il chiaro proposito di spingerli a conoscersi meglio.
L’85% degli olandesi interpellati aveva già ripudiato la trasmissione prima della messa in onda ma secondo quelli di Sbs6 lo scopo del programma è stato quello di ‘aiutare’ le persone menomate a trovare un partner, a socializzare tra loro, ‘a scambiarsi emozioni, esperienze e sentimenti senza dover essere compatiti’.
I protagonisti hanno gravi problemi fisici ma sono stati pronti a superarli di fronte alle telecamere, non hanno cercato pietà, ma voglia di condividere in modo positivo le loro esperienze.
Qui la natura commerciale del canale, differente dalla KRO (Katholieke Radio Omroep) la società di broadcasting cattolica che ha curato il reality dei contadini, fa sorgere invece un dubbio: se il loro proposito è stato solo filantropico, perchè mettere in mezzo le telecamere farne un nuovo reality show per la tv?
In ‘Jouw vrouw, mijn Vrouw’ (‘Tua moglie, mia moglie‘) in onda su Rtl4, due donne si scambiano casa, figli, marito e abitudini per dieci giorni. E anche questo assomiglia ad una delle trasmissione di La7.
Certo, non capita mai che si vada a letto col marito dell’altra (almeno questo le telecamere non lo riprendono), ma ci si deve prendere cura dei bambini altrui, accompagnarli a scuola, preparare da mangiare e fare il bucato.
Spesso le famiglie sono di certo ed estrazione sociale assai differente, per cui ne nasce un confronto particolarmente divertente ma che, al contempo, lascia riflettere sulla cultura, sull’educazione e addirittura sulla felicità dei partecipanti. Alcuni figli, infatti, si sentono meglio compresi dalla mamma in prestito, sebbene questa sia meno ricca e meno colta di quella vera.
In questo repertorio olandese mancano altri Reality italiani come ‘La Sposa perfetta‘ trasmesso sulla Rai in passato. Chi sarà stato il primo ad averlo ideato ?
‘Miss Ability‘ è invece un concorso di bellezza per ragazze disabili, le partecipanti con ‘un handicap visibile ad occhio nudo‘ sfilano e raccontano le loro esperienze.
Il reality olandese tanto discusso ha comunque riscosso in olanda tanto successo da essere esportato da altri Paesi Europei. Nel 2006, come riporta il Times Online è stato uno dei programmi più visti nel paese pioniere dei reality e nel 2008 è stato trasmesso in Gran Bretagna, Francia, Germania e Stati Uniti.
Dodici donne, incluse ragazze mutilate e in carrozzella vestono capi all’ultima moda e sono ospiti di alberghi da favola. Tutte partecipano a brevi cortometraggi nei quali raccontano la loro vita da disabili e come hanno superato tutti i problemi contro cui si sono scontrate nel corso dei loro anni.
Alla fine, il pubblico, attraverso il voto televisivo ha giudicato non solo chi ha raccontato meglio la sua storia, ma anche chi si è dimostrata più forte e saggia nell’affrontare le traversie della vita.
La vincitrice dell’edizione 2006 è stata una ventiduenne in carrozzella, Roos Prommenschenckel, incoronata persino dal primo ministro olandese Jan Peter Balkenende.
Se da una parte, come già riportato da molte critiche il programma potrebbe sfruttare l’immagine dei disabili per i propri fini commerciali, dall’altra, come dichiarato dalla stessa ‘Absolutely Independent‘, la casa di produzione, protegge la loro immagine e le fa sentire completamente normali, come tutti i protagonisti di un reality show che possono essere amati o contestati.
L’intento, come continua a sostenere la ‘Absolutely Independent’, è anche quello di valorizzare e mostrare che i disabili, a differenza delle persone senza problemi fisici, sono sempre ottimiste, cercano di superare le loro paure, pensano positivo e desiderano essere trattate come tutte le persone di questo mondo. Di conseguenza fa entrare la gente comune in contatto con la realtà che ogni disabile vive quotidianamente.
Dove sarà la verità ? Forse come si dice di solito nel mezzo ? Oppure no ? E comunque, un reality è proprio il mezzo migliore per esaudire questo nobile compito ?
Intanto quello che si chiede al potenziale telespettatore è “Avete mai fischiato dietro ad una donna in carrozzella o verificato i seni di una pupa cieca?” La brochure di presentazione dello show sembra essere alquanto spregiudicata !
Le immagini sono tratte dal sito Internet di ‘Miss Ability‘.
Le foto delle concorrenti.
Ma non bastava inventare un Reality sulle relazioni amorose che potevano intrattenere persone con evidenti difetti fisici, o un concorso di ragazze olandesi disabili, adesso la Endemol ha ideato un Reality che sembra davvero trovarsi ai confini della Moralità.
Questo è quanto si è domandato il quotidiano di Rotterdam Algemeen Dagblad e Joop Atsma, la responsabile per i media dei cristianodemocratici (CDA).
La tv olandese Bnn aveva lanciato il 1 Giugno 2007 “De Grote Donorshow” (“Il grande donatore-show”), il reality che tramite gli stessi telespettatori, avrebbe deciso tra tre concorrenti, a chi donare il rene di Lisa, una trentasettenne malata terminale.
La ‘Barts Neverending Network’ è già conosciuta per aver trasmesso provocanti programmi del tipo ‘Neuken doe je zo!’ (‘This is how you fuck!’) in cui venivano impartite lezioni molto esplicite sul sesso, o ‘Spuiten Slikken‘, grazie al quale diversi giovani hanno riferito delle loro esperienze sessuali elencando le droghe assunte.
Riscontri positivi furono all’epoca dispensati dalla Fondazione olandese del rene anche se non apprezzò i metodi.
Gli autori del canale televisivo si giustificarono dicendo che era un modo per sensibilizzare la gente al problema delle donazioni degli organi, tema tanto caro alla rete televisiva visto che lo stesso fondatore è morto aspettando inutilmente una lunga lista di attesa per il trapianto.
Anzi, Laurens Drillich, il proprietario dell’emittente si difese sostenendo che i candidati hanno il 33 per cento di probabilità di ricevere un rene, molto di più di quelle che gli verrebbero offerte con i canali tradizionali.
In attesa del particolare evento, a muoversi in Olanda fu persino il parlamento che voleva discutere del macabro e bizzarro show, prendendo in esame la fattibilità della operazione mediatica. (video di SkyTG24)
In realtà si scoprì che il reality show con rene in palio era una bufala
Lisa, la ragazza ammalata di tumore che doveva donare l’organo a uno dei concorrenti, e’ in realta’ un’attrice. L’annuncio e’ stato dato in diretta dal presentatore del ‘Grande Donorshow’, precisando pero’ che i tre aspiranti ad un rene nuovo sono veramente ammmalati. ‘Lo abbiamo fatto per attirare l’attenzione sul problema’ ha detto Lodiers.
Via Corriere, Disabili.com, Skylife.it,Tgcom, Corriere.it, Ansa.it e tg5.mediaset.it
Miss Ability, il video di presentazione del sito della trasmissione
Le foto sono di Maria Cristina Giongo per Blogolanda.
Tag: Curiosità, disabili, donne, economia, olandesi, politica, reality, salute, socializzazione, spettacolo
14 Febbraio 2009 alle 16:46
Volevo precisa che alcune foto (non so perchè l’ho dimenticato nell’articolo) mi sono state concesse da Maria Cristina Giongo
14 Febbraio 2009 alle 16:48
Caro Francesco,
queste fotografie sono mie! Accidenti! Chi le ha pubblicate?????
Non hanno messo il mio nome. Guarda il mio sito, una è anche sul mio articolo pubblicato da IL GIORNALE. E sotto c’è il mio cognome: Giongo.
Te le mando a parte e vedrai che sono le stesse.
Comunque è stata una serata meravigliosa quella di Miss Ability, a cui ho partecipato anch’io! E le ragazze erano meravigliose!
14 Febbraio 2009 alle 16:57
Ok. Se le metti tu, va bene, avevo paura che fossero uscite su qualche giornale senza il mio nome. A questo punto non c’è problema ma ti prego specificalo sotto il pezzo; che queste foto si possono pubblicare solo previo consenso dell’autore.
Non si sa mai…Ieri mi hanno fatto una scorrettezza a livello giornalistico…ti racconterò a parte. Allora adesso sto attenta.
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