La Privatizzazione della Sanità in Olanda
Sono rimasto a dir poco allibito quando rispondendo ad una domanda posta da Claudia83 nel forum della Guida Olanda di Turisti per Caso, sono venuto a conoscenza, grazie ad un’amica che vive ad Amsterdam, degli effetti deleteri della sanità nazionale in Olanda da quando è stata privatizzata.
Claudia chiedeva come mai per prendere qualche medicinale per l’influenza in una farmacia olandese fosse costretta a ricorrere alla visita e alla ricetta del medico
Ad esempio, l’assicurazione base, che prima poteva costava 35 euro, adesso è triplicata ed è quella di base! Poi ci sono i pacchetti plus, per esempio per le cure dentarie.
A chi non raggiunge un certo reddito viene resa una buona parte del pagamento versato. Ma la cosa stravolgente è che molti olandesi quando hanno problemi di salute sono costretti a varcare il confine, ed andare ad esempio in Belgio, tanto che i belgi ormai ne hanno fatto delle barzellette.
Ecco alcune testimonianze di italiani che vivono in Olanda, Marinella nell’autorevole forum del Corriere riferisce che ormai da quando hanno azzerato l’intervento pubblico nella Sanità, ogni cittadino è costretto a dover pagare un’assicurazione privata che comunque mal gestita non gli assicura un corretto intervento .
Ad esempio le donne incinte non vedono un ginecologo per tutta la gravidanza e vengono fatte partorire in casa con la levatrice.
Chi vai in ospedale per una urgenza lo visitano subito solo se si paga, altrimenti è possibile aspettare anche delle intere giornate. I rimborsi delle assicurazioni non arrivano mai e gli ospedali, tutti privati, non vogliono perderci.
Il caso più incredibile che documenta è quello che l’ha costretta a pagare l’ospedale dopo il soccorso del figlio di 8 anni fratturato ad un braccio a causa di una caduta da una bicicletta nonostante fosse in regola con l’assicurazione
Questo perchè chi ha dovuto ricorrere alle sue cure è stato chiamato in solido a ripianare la sua malgestione.
Gianni Vaccari che abita da 38 anni in Zaandam sostiene che quanto affermato da Marinella non sia vero. Il fatto di partorire a casa é una tradizione olandese e lui operato diverse volte non ha mai pagato il conto.
Riferisce invece che l’Olanda pur avendo una sanità abbastanza scassata le medicine sono gratuite anche se si pagano circa 116 € al mese per la mutua. Tuttavia le tariffe mensili sono aumentate del 100% prima erano circa €50 al mese, adesso il doppio.
Ma allora dov’è la verità ?
Se questo è tutto vero, magari chi legge questo post potrebbe sostenere il contrario, mi domando che effetti allora ci potrebbero essere in Italia se questo processo di privatizzazione avenisse anche da noi. Potremmo assistere agli stessi effetti ? Ma non si è detto sempre che il privato è in grado di fornire maggiori servizi del pubblico ?
Qualche tempo fa ho potuto assistere ad un dibattito acceso tra italiani che vivono in Olanda sui servizi che è in grado di erogare questa nazione, spero di attirare lo stesso interesse.
Italo-olandesi, ma anche italiani che voglino dire la loro fatevi avanti !
17 Novembre 2008 alle 13:48
Questa volta avete toccato un argomento a me molto caro! Io ho buona parte della famiglia in Olanda quindi ho avuto a che fare (di riflesso ovviamente) in vari modi con la loro sanità (dalle nascite alle varie morti).
Da quel che so confermo la tendenza generale di partorire in casa. Per quanto riguarda il resto diciamo che sono metodici, funzionali e calcolatori… quindi come niente in molti casi fanno bene i conti tra spese per le cure ed effettivi vantaggi derivati da esse, diciamo che non vengono fatte operazioni troppo costose se sono inutili, e quando gli anziani vengono ricoverati per la “classica ultima volta” (per intederci è quella che sai che entra… e da li è solo una questione di tempo) ti viene fatto un discorso molto chiaro sul fatto di non insistere troppo a tenerlo in vita.
Questo argomento mi è molto caro perchè in Italia la sanità viene ingiustamente e ripetutamente messa sotto accusa a causa di alcuni errori ma non ci rendiamo conto di quanto ci viene dato rispetto a quello che effettivamente paghiamo, con le assicurazioni private pochi potrebbero garantirsi le cure, che per ora in Italia non mancano.
Concludo che dovremmo tenerci ben stretto il nostro attuale sistema e migliorarlo
17 Novembre 2008 alle 14:33
È il capitalismo bellezza.
Pensate che ho scoperto alcuni giorni fa che prima, in Olanda, per avere il contratto a vita bastavano tre anni di lavoro senza interruzioni e tre contratti di fila.
Ora gli anni richiesti sono cinque, se non sbaglio.
17 Novembre 2008 alle 14:55
Concordo con Alexander e con la sua analisi giusta ed approfondita.
Ma non ho mai pagato per un ricovero in ospedale o un intervento medico.
Ci mancherebbe! Come avete scritto paghiamo già abbastanza ogni mese per l’assistenza sanitaria. E per il dentista si deve aggiungere una cifra in più, a seconda del livello e del tipo di assistenza che vuoi.
Negli ospedali si mangia come in un ristorante; sono puliti, funzionali, organizzati. Ma, ripeto, tutto questo ce lo paghiamo noi con quanto versiamo ogni mese.
In Italia la situazione è diversa perchè è quasi tutto gratuito.
Tre giorni fa hanno detto al telegiornale che un ospedale ha proposto alle persone che non vogliono stare in lista d’attesa di dare 900 euro per poter visitati subito e ricoverati prima. Ma tutti i partiti politici si sono opposti e ribellati a questa iniziativa giudicata “assurda”ed immorale.
Ma….ogni mondo è Paese e quindi anche qui, anche se meno che in Italia, ogni tanto c’è qualcuno che se ne approfitta e ci sono medici che non valgono niente.
Io ho chiesto di partorire in ospedale perchè mi sentivo più sicura; e per tutti e due i miei figli ho potuto farlo. Senza pagare una lira. Soltanto che
si è trattato di un parto a livello ambulatoriale. Nel senso che vai, partorisci e poi te ne devi tornare a casa; se non ci sono complicazioni.
Per il primo figlio mi hanno impacchettata bene e spedita a casa in autoambulanza. Per il secondo mi hanno messa sulla sedia a rotelle e poi è venuto mio marito a prendermi con l’automobile; se ne avessi avuto un terzo figlio sono sicura che mi avrebbero fatta tornare a piedi….
Però…una volta arrivata a casa è un susseguirsi di infermiere che vengono, lavano il bimbo, te lo portano nel letto se devi allattarlo, riassettano la casa. Il tutto per una settimana. Così la mamma ha il tempo di riprendersi. Se invece ti intrattieni di più in ospedale allora è l’ospedale a farsi carico di queste incombenze. Tutto questol’ho scritto in un libro che all’epoca fu pubblicato da Rusconi e che si chiama “caro piccolo baby”. Magari stamperò la pagina che riguarda il parto per Francesco, se la vorrà pubblicare.
Allora anche in questo campo ci sono lati positivi e negativi. Che si compensano.
17 Novembre 2008 alle 16:52
Grazie ad Alexander e tutti voi per la preziosa testimonianza
Cri e mo lo chiedi.. ? 🙂 Ma certo che sarà felice di pubblicare quella pagina di “caro piccolo baby”
Sono stato di recente a Londra per motivi di famiglia e proprio in quella occasione ho avuto modo di osservare l’assistenza che hanno fornito a mia cognata che effettivamente è stata come è successo a Cri meno di 24 ore in ospedale e ha avuto tutte le cure mediche possibili e immaginabili a casa..
ma pensando all’assistenza sanitaria che forniscono in Italia: si è vero fa parte del servizio sanitario nazionale ma molto viene lasciato alla discrezionalità e coscienza del reparto che molte volte deve misurare le sue capacità con i finanziamenti ricevuti.. senza contare i mesi di attesa per riuscire a fare delle visite specialistiche.. quando lo stesso medico privatamente (chissà come mai) fa accedere in modo preferenziale i propri pazienti.. ma questo è un’altra storia..
Non so.. secondo me una buona soluzione sta nel mezzo tra privato e pubblico.. ossia assicurare i servizi indispensabili tramite lo stato ma al resto provvedere privatamente tramite un’assicurazione che però non deve avere dei costi proibitivi
17 Novembre 2008 alle 18:57
Si la verità sta nel mezzo!
Dopo 9 gg di digiuno totale mentre mia madre era in agonia… un’ amica ha questuato per me una misera mozzarella perciò che io non svenissi per la debolezza.
Purtroppo, abbiamo sentito un inserviente esprimersi con queste esatte parole:
“ma ‘stà mozzarella perchè è qui? non la mangia mica la paziente… stà morendo..”
Ho letteralmente fatto la rissa chiedendogli quanto cibo si portava a casa ogni giorno speculando proprio sui pazienti che, ricoverati per essere accompagnati fino all’ultimo viaggio, non possono più alimentarsi.
Non ha più parlato, è uscito dalla stanza tutto pizzuto e, quando ho avuto bisogno di sollevare mia madre si è vendicato e non mi ha aiutata!
Ma la carità cristiana, dov’è?
Non parlo dei medici, ma la sanità è costituita anche dai paramedici, non dimenticatelo.
….a proposito, quella sera poi, sono svenuta veramente ed il medico di guardia mi fece un intramuscolo…che comunque, fatti i conti, costa alla società, PIU’ di una mozzarella. Bye
17 Novembre 2008 alle 20:47
Mi dispiace tantissimo Gloria.. per l’accaduto.. putroppo succede troppo spesso cose del genere..
17 Novembre 2008 alle 21:26
Gloria chiedo venia io per ‘sto miracolo di comprensione e delicatezza…
17 Novembre 2008 alle 22:36
Brutta storia Gloria, davvero, ma qui non c’entra la carità cristiana, manca e macherà sempre la cultura
18 Novembre 2008 alle 09:35
Hai ragione Alexander!, ma anche la pietà in qualche modo centra secondo me. Kiss
18 Novembre 2008 alle 12:32
Giusto, Gloria, ma pietà, empatia e bontà non sono pregi di tutti.
Dobbiamo accettare il fatto che al mondo ci sono anche persone cattive, indipendentemente dalla loro condizione sociale, economica, dalle loro storie di vita e di sofferenza, dalle loro idee politiche.
Ma per fortuna ci sono anche tante persone fantastiche!
18 Novembre 2008 alle 13:47
Già, luci e ombre dell’animo umano.
19 Novembre 2008 alle 10:21
Ottimo titolo per il tuo libro, Bianca! “Luci ed ombre dell’animo umano”.
Ti consiglio veramente di usarlo; è splendido per un libro, soprattutto se il contenuto sarà attinente a questo bellissimo tema.
19 Novembre 2008 alle 10:30
Grazie Cristina e uno smack!
Sì, hai individuato il punto: io ci tengo molto ai titoli e li scelgo con molta cura, mi vengono a raffica, come le idee.
Il titolo è essenziale per la presentazione… a proposito Cri, alcune settimane fa ho telefonato alla “Nottetempo” e ho trovato delle persone gentilissime e professionali: leggono i manoscritti!
Mi hanno inviato tutte le dritte per e-mail.
PS: Vedo che è rimasto “aspirante vippina” e così lo lascio.
19 Novembre 2008 alle 10:34
Si Bì lascialo così; è troppo carino!
19 Novembre 2008 alle 10:36
Simo, Cris, Bianca, vi è arrivata la mia e-mail? Avete aperto?
Francesco l’ha ricevuta e, credo, gradita!
19 Novembre 2008 alle 10:53
Ciao Gloria, la tua ultima e-mail mi è arrivata ieri (o forse avant’ieri) e c’era la richiesta di controllare se una tua precedente l’avevo ricevuta.
19 Novembre 2008 alle 10:55
No, mi è arrivata ieri con allegato ma questo non è apribile dal mio PC…
19 Novembre 2008 alle 19:52
Si Gloria.. mi è arrivato.. davvero simpatico 🙂
Bianca.. auguroni per il tuo libro.. il titolo dice già tanto 🙂
20 Novembre 2008 alle 00:10
Grazie caro.
Anche “Luci e ombre dell’Olanda” suona bene, no?
Chissà Balkenende!!
‘Notte.
20 Novembre 2008 alle 07:37
[…] e 14 in cui Cristina parla del parto in Olanda. Poi le pagine 79, 80, e 81 in cui scrive dell’assistenza sanitaria. A pagina 150 e 151 della difficoltà di imparare la lingua olandese ( da ridere! […]
20 Novembre 2008 alle 08:49
Francy puoi mandare a Bianca e Cristina la tiritera sul “dimagrimento”? Io gliel’ho inviata ma a quanto pare non riescono ad aprirla. Merci
20 Novembre 2008 alle 08:50
Oppala, dimenticavo Simone
20 Novembre 2008 alle 09:57
Scusa gloria io non ho ricevuto nulla…me lo rimandi?
20 Novembre 2008 alle 11:51
Capiti a fagiolo Gloria, sto a dieta, però mangio bene e si vedono già i risultati.
20 Novembre 2008 alle 16:26
Gloria inviato il tuo allegato a tutti 🙂
Un caro saluto 🙂
20 Novembre 2008 alle 20:06
Grazie Francesco! Sei un angelo; chissà perchè gli altri non possono aprirlo. Forse è una questione tecnica.
20 Novembre 2008 alle 20:39
Secondo me Gloria perchè non hanno l’applicazione (Power Point) appropriata.. nel caso possono scaricare Open Office (alternativa gratis a Microsoft Office) come ho fatto io 🙂
20 Novembre 2008 alle 21:00
Capito Cristina e Bianca!?
21 Novembre 2008 alle 12:16
Gloria, carina la storia delle dieta! Solo all’idea che mi capiti l’ultimo uomo della lista..penso che dimagrirei subito 20 chili! Ma poi non mi si vedrebbe più!
Circa il Power Point, Open office, eccetera, sono già felice che sono riuscita a mettermi skype….ehi, ragazzi, non mi chiedete troppo, oramai sono vecchia!
23 Novembre 2008 alle 18:55
Io trovo abbastanza vergognoso che una persona che deve vivere qui per un tempo che non sia meno di un anno debba essere COSTRETTA a PAGARE OGNI MESE NON POCHI SOLDI alle assicurazioni esclusivamente NEDERLANDESI per avere il DIRITTO all’assistenza sanitaria! E questo solo per continuare a far arricchire chi in questo Paese ha già fin troppi soldi!
Quello della salute è un diritto!!!
6 Gennaio 2009 alle 00:00
U.E. – OLANDA – Da rivedere il parto in casa vista l’alta mortalita’ perinatale
22 Marzo 2010 alle 09:10
[…] di credito più rifornita. Si guardi agli effetti della privatizzazione sanitaria in Olanda che sono stati molto controversi. E’ abbastanza ovvio che se si apre il mercato della sanità alle assicurazioni, queste […]